Le agevolazioni previste dal decreto Sostegni bis per chi acquista un’abitazione che verrà indicata come prima casa sono destinate esclusivamente ai giovani che soddisfano anzitutto i requisiti di età, ma oltre a questo bisogna essere in possesso anche dei requisiti Isee.

La conversione in legge del decreto Sostegni bis ha introdotto alcune novità che riguardano il cosiddetto bonus prima casa. Regole, requisiti e ulteriori dettagli sul bonus sono infatti stabiliti dalla legge n. 106 del 23 luglio 2021 in materia di “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, recante misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali”.

Quali sono i requisiti per accedere al bonus prima casa

Abbiamo detto che l’erogazione del cosiddetto bonus prima casa è riservata ai contribuenti che soddisfano il requisito dell’età anagrafica e che non superano le soglie di Isee stabilite dalla legge. Ma prima di tutto questo è importante sottolineare che si può beneficiare di questo tipo di agevolazioni solo quando si acquista la prima casa a patto che l’immobile non rientri tra le abitazioni “di lusso”.

Possiamo quindi riassumere che per poter accedere alle agevolazioni introdotte dal decreto Sostegni bis per l’acquisto della prima casa:

  • l’immobile che si acquista non deve essere una abitazione di lusso
  • l’acquirente non deve avere più di 36 anni di età
  • l’Isee del nucleo familiare dell’acquirente non deve superare la soglia dei 40.000 euro.

Se sussistono tutte e tre queste condizioni è possibile beneficiare del bonus prima casa e quindi ottenere tutta una serie di agevolazioni.

Quali sono le agevolazioni previste dal bonus prima casa

Il bonus prima casa in realtà non consiste in una somma di denaro che viene erogata o comunque riconosciuta sulla semplice base della spesa sostenuta per comperare la nuova abitazione da indicare come prima casa.

Si tratta in realtà di diverse piccole agevolazioni o sconti che dovrebbero rendere meno oneroso e più agevole l’acquisto della prima casa per quei giovani che cercano di conquistare la propria autonomia abitativa.

Con il bonus prima casa quindi si ottengono diversi vantaggi economici:

  • L’esenzione dalle imposte di registro del 2% sulla rendita catastale, moltiplicata per 115,5 a condizione che l’acquisto avvenga da privato, a cui si aggiunge l’esenzione dalle imposte catastale e ipotecaria
  • L’esenzione fiscale dall’imposta sostitutiva (0,25% della somma mutuata) nel caso in cui si acquisti mediante un mutuo
  • Accesso al fondo garanzia mutui prima casa se si richiede un finanziamento tra l’80 ed il 100% del valore dell’abitazione offerta a garanzia del mutuo.

Come fare per avere i requisiti per ricevere il bonus prima casa

Il bonus prima casa nasce per aiutare i giovani che vogliono conquistare la propria autonomia abitativa ad acquistare l’abitazione principale. Nel corso delle passate settimane tuttavia è emerso come proprio coloro per i quali il bonus sembra essere stato pensato, si trovino poi di fatto esclusi dal beneficio per via della mancanza del requisito Isee.

Fermo restando che il bonus può essere utilizzato solo se si acquista una prima casa che non appartiene alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 cioè abitazioni di lusso, ville, palazzi o castelli, e che vi si può accedere solo se l’età dell’acquirente non supera i 36 anni, cosa si può fare per rientrare nelle soglie Isee ed accedere così al bonus?

Le categorie cui è destinato il bonus prima casa sono sostanzialmente quattro, e sono le seguenti:

  • giovani coppie
  • genitori single
  • famiglie monoreddito con figli
  • giovani che vivono ancora coi genitori

Ma se per le prime tre categorie è facile che i requisiti Isee risultino soddisfatti e quindi sia possibile accedere al bonus, per l’ultima la situazione si complica in quanto l’Isee dipende dalla situazione dell’intero nucleo, compresi quindi il patrimonio mobiliare e immobiliare dei genitori del giovane di età fino a 36 anni, senza contare i redditi di eventuali fratelli o serelle anch’essi conviventi.

Cosa può fare quindi il giovane under 36 che vive coi genitori per risultare in possesso anche del requisito Isee? La soglia da non superare è quella dei 40.000 euro, e il modo più semplice per risolvere il problema è naturalmente quello di uscire dal nucleo familiare.

Per far ciò è quindi necessario spostare la residenza presso un altro soggetto, che può essere un parente, un amico oppure il partner, accertandosi naturalmente che il patrimonio mobiliare e immobiliare di questo soggetto non porti comunque al superamento della soglia limite dei 40.000 euro di Isee.

In alternativa si deve andare a vivere da soli, a quel punto l’Isee sarà determinato solo dal patrimonio mobiliare e immobiliare del giovane con meno di 36 anni che intende beneficiare del bonus prima casa.

In questo secondo caso si può agire alternativamente in due modi:

  • Il giovane con meno di 36 anni di età va a vivere in un appartamento in affitto, e sposta qui la sua residenza
  • Si divide l’abitazione in cui risiede l’intero nucleo familiare del giovane in due appartamenti distinti, così che si possa comunque dividere il nucleo familiare avendo due residenze separate. Non è detto però che ciò sia materialmente possibile per via delle caratteristiche tecniche dell’edificio interessato.

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