Si allungano i tempi per ottenere i rimborsi Irpef da 4.000 euro in su. Prima i controlli del Fisco

Si allungano inevitabilmente i tempi di attesa per il pagamento del rimborso riguardante il modello 730/2021 quando gli importi sono superiori a 4.000 euro. In questo caso infatti le somme spettanti al contribuente a titolo di rimborso Irpef non vengono accreditate se prima l’Agenzia delle Entrate non ha provveduto a svolgere alcuni controlli di routine.

Mentre i rimborsi fiscali, per così dire, ordinari, gli accrediti prevedono tempi relativamente brevi, per quelli il cui importo supera la suddetta soglia l’attesa si allunga ma non solo, cambiano anche le modalità con cui vengono erogate le somme. Infatti è la stessa Agenzia delle Entrate ad accreditare i rimborsi Irpef che risultano dal modello 730/2021 nel caso l’importo ecceda il tetto dei 4.000 euro.

Se i rimborsi Irpef arrivano ad agosto almeno per buona parte dei contribuenti che vi hanno diritto, per gli altri ci sarà da aspettare un po’ di più. Questi controlli effettuati dal Fisco comunque riguarderanno non solo i contribuenti che sono in attesa di rimborsi Irpef il cui importo supera i 4.000 euro, ma anche quelli che hanno apportato delle significative modifiche ai proprio dati indicati nella dichiarazione dei redditi precompilata.

Quando arrivano i rimborsi Irpef superiori a 4.000 euro?

Una buona parte dei contribuenti che hanno diritto ai rimborsi Irpef riceveranno importi che superano i 4.000 euro. Tra questi troviamo chi ha sostenuto spese detraibili per lavori in condominio o che hanno interessato la propria abitazione privata.

In questi casi i rimborsi Irpef non arrivano con le buste paga di luglio o di agosto, ma ci sarà da attendere un po’ più a lungo. L’attesa potrebbe allungarsi anche fino al 2022 a seconda dei tempi tecnici di cui necessita l’Agenzia delle Entrate per ultimare i controlli preventivi.

A prevedere il blocco preventivo è l’articolo 5, comma 3-bis del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175. Viene stabilito che chi ha modificato la dichiarazione precompilata in modo rilevante, con integrazioni che determinano una maggiorazione dell’importo dei rimborsi Irpef fino a superare la soglia dei 4.000 euro, potrà essere interessato da un controllo preventivo da parte del Fisco.

L’Agenzia delle Entrate potrà effettuare questi controlli in maniera automatizzata oppure attraverso la verifica dei documenti di spesa entro quattro mesi dalla scadenza per l’invio del modello 730 che è fissata al 30 settembre 2021.

Sarà poi cura dell’Agenzia delle Entrate provvedere al rimborso spettante al termine dei controlli preventivi pagando direttamente l’importo entro i sei mesi dalla scadenza dei termini stabiliti dalla legge.

In definitiva quindi per l’accredito dei rimborsi Irpef di importo superiore a 4.000 euro si dovrà attendere fino a marzo 2022, sempre che il modello 730 sia stato presentato entro la scadenza prestabilita del 30 settembre. In caso di ritardo nella presentazione del 730/2021 i 6 mesi entro i quali l’Agenzia delle Entrate è tenuta ad erogare i rimborsi decorreranno a partire dalla data di effettiva trasmissione della dichiarazione dei redditi.

Come avviene il pagamento dei rimborsi Irpef

Per quanto riguarda invece le modalità con cui l’Agenzia delle Entrate provvederà ad erogare i rimborsi Irpef di importo superiore a 4.000 euro, è previsto l’accredito diretto su conto corrente bancario o postale.

Se i rimborsi Irpef di importi inferiori a 4.000 euro vengono erogati con la busta paga di luglio o di agosto, per i rimborsi di importo superiore le modalità per l’accredito cambiano. Perché sia possibile l’accredito su conto corrente è necessario che in sede di presentazione del modello 730 il contribuente abbia anche provveduto ad indicare il proprio IBAN.

Se invece non sono state indicate le coordinate del proprio conto bancario o postale allora il rimborso arriverà per mezzo di un vaglia postale inviato da Bankitalia Spa che potrà essere riscosso presso la propria banca o presso qualsiasi ufficio postale, o in alternativa presso una delle filiali della Banca d’Italia che offrono questo servizio.

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