Il Governo di Giorgia Meloni ha recentemente approvato un decreto del valore di 2 miliardi di euro in risposta all’alluvione che ha colpito gravemente diverse aree dell’Emilia Romagna e alcune zone delle Marche. Tra le misure di soccorso adottate, vi è anche l’introduzione di una nuova indennità da 3.000 euro destinata ai lavoratori autonomi. Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio.
Il pacchetto di aiuti statali comprende diverse misure, come la sospensione delle bollette, dei mutui e degli adempimenti fiscali, la proroga del Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2023, ammortizzatori sociali per gli operai agricoli e forme di sostegno alle piccole e medie imprese colpite dalla catastrofe ambientale. Tra queste misure, viene istituita una nuova indennità da 3.000 euro per i lavoratori autonomi.
Quando arriva e a chi spetta la nuova indennità per lavoratori autonomi
La premier Giorgia Meloni ha annunciato l’indennità durante una conferenza stampa tenutasi subito dopo l’approvazione del decreto, il 23 maggio 2023. Ha dichiarato: “C’è anche un’una tantum fino a 3.000 euro per i lavoratori autonomi costretti a interrompere l’attività, con una copertura fino a 300 milioni di euro.”
Ma di cosa si tratta esattamente e a chi spetta questa nuova indennità da 3.000 euro per i lavoratori autonomi? Al momento, non sono disponibili molti dettagli sulle modalità esatte con cui verrà erogata dell’indennità. Al momento però sappiamo che questa forma di aiuto è destinata ai lavoratori autonomi che sono stati duramente colpiti dall’alluvione e che sono stati costretti a sospendere le loro attività.
L’indennità da 3.000 euro sarà erogata una sola volta (una tantum) ai titolari di Partita IVA e anche ai professionisti. Non è chiaro se esistono limiti di reddito per poter accedere a questo beneficio. Nelle prossimi settimane, verranno forniti ulteriori dettagli sulle procedure di richiesta e sulle tempistiche di erogazione dell’indennità.
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, il Governo ha previsto la possibilità di accedere a una cassa integrazione in deroga per un periodo di 90 giorni, con un finanziamento di 580 milioni di euro destinato a questo scopo.
Gli altri aiuti mirati introdotti per l’Emilia Romagna
La regione Emilia Romagna ha messo in atto una serie di misure dettagliate e articolate per fornire aiuti sia alle imprese che ai lavoratori colpiti dall’alluvione. Oltre alla nuova indennità introdotta per lavoratori autonomi e professionisti, il governo ha adottato un decreto che prevede ulteriori provvedimenti per sostenere il settore imprenditoriale.
Il Ministero degli Esteri ha stanziato un fondo di 300 milioni di euro per supportare le imprese che esportano all’estero e che hanno subito danni a causa dell’alluvione.
Questa iniziativa mira a garantire che tali imprese possano continuare le loro attività commerciali internazionali nonostante le difficoltà incontrate. Inoltre, sono disponibili 400 milioni di euro per offrire prestiti a tassi agevolati a fondo perduto, che permetteranno alle imprese di accedere a finanziamenti con condizioni favorevoli per sostenere la loro ripresa.
Il Ministero per l’Agricoltura ha istituito un fondo da 100 milioni di euro per fornire indennizzi alle imprese agricole danneggiate dall’alluvione. Questa misura è volta a sostenere il settore agricolo, che rappresenta un pilastro importante dell’economia della regione.
Inoltre, sono stati resi disponibili ulteriori 75 milioni di euro per agevolare l’acquisto di macchinari nelle imprese agricole colpite. Ciò consentirà alle aziende di sostituire o riparare l’attrezzatura danneggiata, facilitando il ripristino delle attività produttive.
Infine, il governo ha deciso di potenziare il Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese (PMI) fino al 100% attraverso un finanziamento di 110 milioni di euro. Questa mossa mira a fornire un supporto finanziario diretto alle PMI colpite dall’alluvione, consentendo loro di ottenere prestiti e finanziamenti con una garanzia statale completa. Ciò contribuirà ad alleviare le preoccupazioni sul fronte finanziario e ad agevolare il processo di ripresa delle attività imprenditoriali.
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