Sconti IMU 2023, tutte le novità per i titolari di seconda casa

Per il 2023, non sono previste esenzioni totali del pagamento dell’IMU, l’imposta sulla casa, ma è possibile ottenere dei risparmi sul tributo da pagare. In particolare, alcuni contribuenti che possiedono una seconda casa potrebbero beneficiare di uno sconto IMU 2023, ma solo in alcune circostanze.

Infatti, il presupposto per il pagamento dell’IMU è il possesso di un immobile, ovvero il titolo di proprietà o un diritto reale di godimento come l’usufrutto, l’enfiteusi o l’abitazione. Il pagamento dell’IMU avviene in acconto e saldo, con il versamento dell’acconto entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre di ogni anno.

Per quanto riguarda gli sconti IMU 2023, l’elenco delle categorie di immobili che possono pagare solo la metà dell’importo dell’IMU è limitato. In particolare, gli sconti sono previsti per:

  • fabbricati considerati di interesse storico o artistico
  • fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati.

Inoltre, un’altra forma di sconto è prevista per l’unità immobiliare concessa in comodato tra genitori e figli, a patto che l’immobile sia utilizzato come abitazione principale.

Ad ogni modo, per poter beneficiare di questo sconto IMU 2023, il contratto di comodato deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate e l’immobile non deve rientrare in una delle categorie catastali di A/1, A/8 oppure A/9.

Inoltre, il comodante deve possedere una sola abitazione in Italia e deve essere residente e dimorare abitualmente nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato. Bisogna quindi rispettare una serie di requisiti specifici per poter usufruire di questa forma di sconto IMU 2023.

Sconti IMU 2023 per i pensionati

Oltre alle categorie di immobili elencate precedentemente, i Comuni italiani hanno la possibilità di concedere ulteriori agevolazioni sul pagamento dell’IMU. Infatti, ogni Comune può decidere di ridurre l’aliquota IMU per alcune categorie di immobili, come ad esempio quelli adibiti ad attività commerciali o artigianali, o per le prime case.

Inoltre, alcuni Comuni prevedono anche agevolazioni per le famiglie numerose o per i contribuenti che effettuano interventi di ristrutturazione edilizia finalizzati al risparmio energetico.
Per conoscere le eventuali agevolazioni previste dal proprio Comune, è possibile consultare la delibera IMU o il sito web istituzionale del Comune stesso.

Per quanto riguarda in particolare la categoria dei pensionati, nel 2023 potranno beneficiare di uno sconto del 25% sull’IMU degli immobili concessi in locazione a canone concordato, come previsto dal comma 760 della legge di Bilancio 2020. Si tratta di una buona notizia per i pensionati che possiedono immobili da affittare, poiché potranno usufruire di uno sconto sulle tasse.

Tuttavia, per quanto riguarda la riduzione dell’IMU del 37,50% della base imponibile IMU per i pensionati esteri che possiedono una unità immobiliare a uso abitativo in Italia, tale agevolazione non è stata confermata per il 2023. Questa riduzione era stata approvata dal comma 743 della legge di Bilancio 2022, ma solo per l’anno d’imposta 2022. Pertanto, i pensionati esteri proprietari di un immobile a uso abitativo in Italia dovranno pagare l’IMU senza lo sconto del 37,50%.

Tuttavia, per questi pensionati esteri, l’IMU del 2023 sarà dimezzata in base alle disposizioni del comma 48 della legge di Bilancio 2018. Questo significa che, nonostante la mancanza dello sconto del 37,50%, i pensionati esteri proprietari di un immobile a uso abitativo in Italia avranno comunque uno sconto del 50% sull’IMU.

Ricapitolando, gli sconti IMU del 2023 per i pensionati saranno confermati solo per gli immobili concessi in locazione a canone concordato, mentre per i pensionati esteri proprietari di un immobile a uso abitativo in Italia, l’IMU sarà dimezzata ma senza lo sconto del 37,50%.

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