Tempi duri per la sterlina. La valuta britannica è rimasta sotto $ 1,30 nella prima parte di martedì, toccando il livello più basso da 11 mesi a questa parte. La valuta è stata messa sotto pressione dopo che il segretario del commercio internazionale Liam Fox ha dichiarato durante il fine settimana che la probabilità di un esito negativo sulla Brexit è ora pari al 60 percento. E così, mentre la Gran Bretagna si avvicina alla scadenza del marzo 2019 – che decreterà la sua uscita ufficiale dall’Unione Europea – la crescente preoccupazione per un divorzio disordinato ha spinto la sterlina giù anche dopo che la Banca d’Inghilterra ha scelto di alzare i tassi di interesse, la scorsa settimana.
Non solo: la sterlina potrebbe scendere ulteriormente di circa il 10 per cento nei prossimi mesi, man mano che i mercati diventeranno sempre più nervosi a causa dei negoziati UK – UE, che diventano ancora più aspri delle previsioni degli analisti.
Insomma, anche se c’è ancora la speranza che le due parti si avvicinino maggiormente a un compromesso, “è probabile che ciò possa accadere solo se c’è una sufficiente pressione di mercato o addirittura una pressione politica”, afferma Valentin Marinov, responsabile della strategia valutaria di Credit Agricole. La probabilità del 60% di una Brexit senza accordo “è al di sopra di ciò che la maggior parte dei clienti aveva ipotizzato in questa fase”.
GBP / USD potrebbe dunque scendere a 1,20 in caso di mancato accordo, con 1,20 che viene ritenuto il valore equo a lungo termine della coppia di valute sotto una Brexit molto dura, ha detto Marinov. In alternativa, GBP / USD potrebbe spostarsi a 1,39 o oltre se si evita una situazione No Deal.
Per Jane Foley, responsabile della strategia valutaria di Rabobank International, “abbiamo imparato dal rialzo dei tassi d’interesse della Banca d’Inghilterra che tutto questo riguarda la policy sulla valuta”. Se i commentatori iniziano a “cambiare il loro punto di vista da una Brexit morbida a una Brexit dura, la sterlina potrebbe andare incontro a un periodo piuttosto difficile”. Insomma, per Foley la sterlina non diventerà un’opportunità di acquisto finché non ci sarà più chiarezza sulla Brexit.
Anche se non è lo scenario di base di Foley, non esclude che la sterlina potrebbe indebolire di circa il 10% rispetto ai livelli attuali, toccando la parità con l’euro.
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