La pausa nel percorso del rialzo tassi? È ampiamente giustificata, afferma Eric Rosengren, presidente della Fed di Boston, durante una recente conferenza odierna. Per Rosengren, dunque, la Federal Reserve “ha preso la decisione giusta” nell’attesa prima di dar seguito a un ulteriore rialzo dei tassi di interesse, cercando così di capire con maggiore consapevolezza se i problemi incontrati dall’economia Usa alla fine del 2018 si estenderanno o meno al 2019.
Per Rosengren, ancora, rimane da capire se i pochi segnali di debolezza che sono emersi alla fine dello scorso anno “riflettono un rallentamento di fondo nella crescita economica o se siano stati solo una risposta a una serie di preoccupazioni temporanee”. Guardando al futuro a breve termine, il presidente della Fed di Boston ha specificato come il FOMC forse attenderà diversi incontri prima di avere una lettura più chiara sull’eventualità che i rischi riscontrati finora diventino realtà. Dunque, meglio essere pazienti, prendere tempo e valutare bene i rischi e la forza sottostante dell’economia.
Per quanto poi concerne le previsioni per l’anno in corso, lo scenario reso più probabile per la Fed è una crescita del PIL ben sopra il 2%, e un tasso di inflazione molto vicino all’obiettivo del 2%, in un contesto di mercato del lavoro che continuerà a migliorare. Infine, il banchiere centrale ha evidenziato come i rischi per la stabilità finanziaria si siano ridimensionati e come sul sentiment degli investitori abbia pesato la volatilità di mercato. Sembra dunque scongiurato un surriscaldamento dell’economia.
Poco più tardi ha fatto eco un altro membro Fed, il presidente della Federal Reserve di Dallas, Robert Kaplan, che in un paper ha specificato come la Federal Reserve continuerà a moniotrare da vicino il livello, la crescita e la qualità del debito societario negli Stati Uniti. “La vigilanza è dovuta, dato che questi fattori sono in grado di influenzare le scelte economiche delle aziende” – ha precisato Kaplan, aggiungendo poi che “un livello elevato di debito corporate, insieme a quello del debito pubblico, significa che l’economia americana è più sensibile che mai alle variazioni dei tassi di interesse”.
Si noti che, contrariamente a quanto realizzato da Rosengren, Kaplan si è ben guardato dal nominare mosse di policy monetaria…
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