Secondo quanto affermato recentemente da parte degli strategist della banca di investimento NAB, il cambio euro dollaro potrebbe riportarsi su quota 1,20 entro la fine del corrente anno. Si tratta, in buona evidenza, di una visione evidentemente ottimistica, soprattutto se viene confrontata con gli attuali livelli di scambio della più nota e transata copia valutaria del mondo, che viaggia intorno a 1,13.
Tuttavia, per gli analisti NAB non ci sarebbero grandi dubbi: aperte sono le possibilità che il prossimo andamento del cambio EUR USD possa essere favorevole, con apprezzamento per oltre 6 punti percentuali da qui alla fine dell’anno. La National Australia Bank si dice infatti convinta che la coppia tornerà a recuperare il terreno “perduto”, costruendo un nuovo trading range ben più alto di quello che ha interessato buona parte della fine del 2018.
È comunque evidente che si tratti di progetti previsionali piuttosto aleatori, considerato che la prospettiva di un euro più forte rispetto al dollaro dovrà scontrarsi con elemento come la Brexit e l’andamento dei dati macro del blocco della moneta unica. In tale contesto, l’EUR potrebbe muoversi dall’attuale range 1,13 – 1,15 verso 1,15 – 1,18, precisano gli analisti NAB, già entro la prima parte del 2019, per poi approfondire la risalita verso un range tra 1,18 e 1,123 nella seconda parte dell’esercizio.
Per quanto invece concerne una view più di breve termine, notiamo come ieri il cambio euro dollaro (EUR/USD) abbia subito una correzione scendendo verso quota 1,1260. L’analisi tecnica di breve periodo suggerisce tuttavia spetti contrastanti: prima di poter avviare una risalita consistente, infatti, bisognerà aspettare che la fase riaccumulativa conduca oltre il sostegno posto in area 1,1250-1,1240. In caso di discesa sotto questa zona potrebbero innescarsi invece ulteriori flessioni verso il successivo sostegno grafico che è posto a quota 1,1180-1,1170.
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