Nella giornata di ieri dati macro migliori delle previsioni hanno potuto sorreggere il dollaro. A ciò si sono aggiunti poi le dichiarazioni di Evans, che ha prospettato una policy monetaria Fed sostanzialmente invariata fino all’autunno 2020, senza compiere aperture a ipotesi di taglio dei tassi di interesse di riferimento. Lo slancio della valuta verde si è poi sgonfiato dopo un indebolimento dei mercati azionari.
Da questa parte dell’Atlantico, la giornata è stata arricchita dal report mensile da parte della Bundesbank, che ha discusso di un primo trimestre caratterizzato da una moderata crescita per la principale economia dell’area euro, su fattori peraltro transitori. L’euro è rimasto intorno a quota 1,13, con pochi spunti per poter prevedere nel breve termine il superamento stabile di 1,14 contro dollaro statunitense.
Le previsioni cambio EUR/USD dei nostri analisti per i prossimi mesi sono comunque di un incremento graduale del cross, con proiezione di chiusura del 2019 che attualmente formuliamo intorno a 1,16 – 1,17.
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