Cambio Euro Dollaro: venti contrari per Eur/Usd nel breve termine

In un report sulle strategie di investimento nel secondo trimestre 2019, Vasileios Gkionakis, Global Head FX Strategy Lombard Odier, ha accesso un faro sul Forex e, in modo particolare, sul possibile andamento del cambio Euro Dollaro

Secondo il Forex è all prese con due temi strettamente connessi tra loro. Da un lato ci sono le decisioni delle banche centrali, con FED e BCE in testa, mentre dall’altro ci sono i chiari segnali di rallentamento della crescita economica globale. Tali segnali, dinanzi alle politiche più accomodanti del previsto che le banche centrali tengono, stanno avendo un effetto negativo sulle valute a rischio. Un esempio in tal senso è rappresentanto dall’andamento della Lira Turca che il 22 marzo scorso ha bruciato il 5 per cento del suo valore. 

Secondo l’analista di Lombard Odier, sarà la durata del rallentamento a dire quale tra queste due tendenze riuscirà a prevalere nel secondo trimestre 2019. 

Vasileios Gkionakis ritiene che nei prossimi mesi possa esserci una stabilizzazione dei dati. Sotto questo punto di vista la posizione dell’analista non sembra essere mutata anche sa va messo in evidenza che tale processo di stabilizzazione stia durando più del previsto. Nonostante questa annotazione è innegabile che la situazione nel suo complesso sia migliore rispetto al passato. Gli ultimi dati macro lo confermano visto che il PIL composito dell’Eurozona ha subito una stabilizzazione sopra quota 50. Sempre restanto sui market mover, gli ultimi PIL della Cina sembrano mostrare un rimbalzo dell’economia e lo stesso Baltic Exchange Dry Index, dopo il crollo subito tra dicembre e fine febbraio sembra ora essere più stabile. 

In un contesto generale in cui gli Usa dovrebbero rallentare rispetto ai livelli degli ultimi anni e il resto del mondo dovrebbe andare incontro ad una ripresa lenta, l’analista vede una quotazione del dollaro alle prese con perdite graduali. Secondo Lombard Odier il dollaro ponderato in base agli scambi presenta una svalutazione del 5 per cento circa come si evince dal grafico 16.

In un futuro caratterizzato da una stabilizzazione dei dati a livello globale, i segnali che una FED accomodante potrebbe lanciare e un impatto fiscale in declino potrebbero causare spinte ribassiste sul dollaro Usa. 

Nonostante questa aspettativa, è improbabile che nei prossimi tre-sei mesi, la debolezza della quotazione del dollaro abbia effetti sulle altre principali valute. Ad esempio l’analista ritiene che il cambio Euro Dollaro sia frenato da una BCE ultra accomodante. In previsione si può ipotizzare che solo un miglioramento dei market mover permetta un rialzo anche importante di Eur/Usd con il valore di 1,15 che, dal punto di vista tecnico, sarà la resistenza del futuro. 

Detto questo, Lombard Odier conferma la preferenza per un deprezzamento del cambio USD/JPY in considerazione di una valutazione forte e di rendimenti Usa più bassi. 

Per quello che riguarda il resto del Forex l’analista prevede anche un aumento leggero del dollaro australiano e di quello canadese. View positiva anche sulle valute dei mercati emergenti che oggi sono complessivamente sottostimate del 5-6 per cento. Se si assumono come vere le previsioni sulla direzione della crescita e sul ribasso del rendimenti, allora il fair value delle valute dei mercati emergenti dovrebbe registrare un ulteriore aumento e questo sarebbe il segnale di un maggiore rialzo per i cross emergenti. 

Tra i mercati emergenti, la preferenza di Lombard Odier va alle valute che presentano i rendimenti più alti e che oggi sono sottovalutate. Secondo l’analista è molto probabile che tali valute possano essere sostenute da fattori idiosincratici positivi. Esempi sono il rublo russo ma anche il real brasiliano e il peso messicano. Tra le altre valure, a lira turca e il rand sudafricano restano imprevedibili anche in considerazione di outlook politici molto confusi e complicati.

In generale, secondo Lombard Odier è necessario effettuare un monitoraggio di tutti gli indicatori di fiducia globali per cercare di cogliere segnali su una possibile inversione di tendenza. Dinanzi a situazioni non previste si verificherebbe la solita fuga verso i beni rifugio. Dal punto di vista del Forex ad avvantacciarsi di questo scenario sarebbero il dollaro e lo yen. Perdite, invece, per le valute emergenti più sbilanciate esternamente come il rand del Sudafrica e la lira turca. 

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