Il cambio Euro Dollaro oggi è attestato in area 1,133, praticamente appena lo 0,08 per cento in più rispetto all’andamento di ieri che, a sua volta, era molto simile a quello dei giorni precedenti. In effetti sono ben 8 settimane che il cross Eur/Usd, come si può vedere dal grafico in basso, si muove in un trading range molto stretto.
Per quello che riguarda l’andamento giornaliero, la coppia Forex più importante sembra essere bloccata nella forchetta tra 1,125 e 1,1354, mentre, per quello che riguarda l’intervallo settimale, il range è delimitato da 1,1220 e 1,1378.
La ragione per cui il cambio Euro Dollaro sembra essere quasi condannato a muoversi con estrema indecisione è sempre la stessa: la paura per l’andamento dell’inflazione. Il rally dei prezzi al consumo ai massimi degli ultimi 40 anni (negli Usa) ha innervosito tantissimo gli operatori che adesso attendono unicamente dei segnali da parte della FED per capire quando la banca centrale Usa inizierà a mettere mano al primo rialzo del costo del denaro previsto per il 2022.
Il cambio della politica monetaria è il grande elemento catalizzatore in grado di impattare sul cross Eur/Usd. Chi vuole investire sul cambio non puà quindi prescindere da un attento esame delle novità in arrivo dalla FED.
Essendo la situazione molto fluida, è inoltre consigliabile fare prima pratica con un conto demo e solo dopo passare ad un investimento con soldi veri. Il broker eToro può essere molto di aiuto in questi casi poichè mette sempre a disposizione una demo gratuita da 100 mila euro per fare pratica.
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Secondo Darrell Spence, analista di Capitol Group, il segnale più importante che la FED ha inteso lanciare annunciado l’avvio di un tapering più rapido, è l’apertura ben 3 possibili rialzi del costo del denaro nel corso del 2022.
E’ il dot plot della Fed a prevedere ben tre aumenti dei tassi nel corso dell’anno in atto. Evidentissimo il cambio di prospettiva rispetto al mese di settembre quando il dot plot evidenziava come oltre metà dei8 membri del Fomc non prevedesse alcun rialzo nel corso del 2022.
Nelo loro scenario base, gli analisti di Capital Group ritengono altamente probabili ben tre aumenti dei tassi nel 2022. Nonostante l’atteggiamento da falco che la banca centrale Usa ha adottato nell’ultimo board, azioni e TIPS hanno comunque segnato andamento positivo mentre la curva dei rendimenti ha evidenziato un irripidimento. Ciò fa pensare che se le condizioni finanziarie dovessero restare quelle in atto, la FED potrebbe agire in modo ancora più aggressivo per contrastare l’inflazione.
In questo contesto, l’irruzione sulla scena della variante Omicron del covid19 non sembra rappresentare un problema. E’ stato lo stesso presidente della FED ad affermare che le implicazioni di Omicron sull’andamento dell’economia Usa sono destinate ad essere limitate.
Questo il quadro che si prospetta dinanzi a chi è interessato ad investire sul cambio Euro Dollaro nel medio termine. Ricordiamo che, vista la fase di incertezza, è preferibile usare strumenti avanzati per fare trading su Eur/Usd. Un esempio è il Copy Trading eToro grazie al quale è possibile copiare le strategie dei traders più bravi senza correre il rischio di perdere soldi reali.
Allardando l’analisi a un arco temporale più lungo, l’esperto ritiene che nel futuro sia i tassi che i rendimenti continueranno ad essere bassi.
Le previsioni a lungo termine del dot plot, infatti, sono rimaste invariate e gli investitori si attedono un tasso sui Fed Fund attorno all’1,5 per cento a fine 2024. Dal punto di vista economico, Spence vede una crescita contenuta per l’economia degli Stati Uniti nel 2022 anche in considerazione del taglio degli stimoli fiscali e dello stop alla politica monetaria espansiva fin qui perseguita dalla Fed.
Lato economico, lo scenario base di Capital Group si basa su una stima della crescita del Pil compresa tra il 2,5 e il 3 per cento. Nonostante nelle fasi caratterizzate da stretta monetaria si assiste spesso da un incremento della maggior volatilità sui mercati, Spence ritiene che anche gli asset rischiosi siano destinati ad essere sostenuti da utili forti.
Insomma secondo l’analista le paure per un aumento dei tassi della FED sono irrazionali visto che il mercato sembra comunque avere le carte in regola per riuscire a gestire la nuova situazione che si sta andando a profilare.
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