L’euro ha toccato un minimo da venti anni a 0,9903 rispetto al dollaro statunitense e gli analisti prevedono che la moneta unica continuerà a scivolare. “Le nostre prospettive, le nostre operazioni e la nostra posizione di strateghi sono decisamente orientate verso un ulteriore deprezzamento dell’euro rispetto alla situazione attuale“, ha dichiarato Luis Costa, responsabile della strategia CEEMEA di Citibank.
Stando all’analista, i fattori in gioco nel confronto tra l’euro e il dollaro sono molteplici e vanno di pari passo con il conflitto in corso in Ucraina e l’aumento dell’inflazione in entrambe le macroaree.
I prezzi del gas all’ingrosso in Europa sono saliti bruscamente dopo che la Russia ha annunciato una manutenzione non programmata del suo principale gasdotto verso la Germania, il North Stream 1, mentre le ondate di calore hanno messo ulteriormente a dura prova le forniture energetiche. Ma per avere un quadro completo, bisogna guardare anche oltre l’Europa e gli Stati Uniti, dice Costa, sostenendo che è ben non dimenticarsi che “c’è un ulteriore livello di complessità dovuto al rallentamento della Cina, che ovviamente colpisce l’Europa con un’ampiezza molto maggiore rispetto all’impatto negli Stati Uniti”.
La principale economia asiatica ha disatteso le aspettative sul PIL con una crescita di appena lo 0,4% nel secondo trimestre. La seconda economia mondiale ha dovuto affrontare le conseguenze della peggiore epidemia di Covid-19 dell’inizio del 2020. Secondo Costa, fino a maggio i mercati stavano “considerando percorsi di volo da falco” per la Banca Centrale Europea e la Banca d’Inghilterra, ma questi piani sono “implosi” negli ultimi mesi. “Parlare di rialzo della BCE… è assolutamente evidente che il margine di manovra della BCE per alzare i tassi sarà minimo“, ha affermato.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!