Da alcuni giorni sul web e tra gli amanti delle previsioni economiche 2019 non si parla di altro che dei cosiddetti 9 cigni grigi di Nomura. Si tratta di 9 eventi che potrebbero verificarsi nel corso del prossimo anno generando effetti imprevedibili. Proprio l’imprevedibilità degli effetti spinge a considerare i 9 cigni grigi di Nomura come 9 previsione pazze. Attenzione ai colori. Quando si parla di previsioni economiche 2019, infatti, il pensiero potrebbe andare ai cosiddetti 9 cigni neri elaborati da Nassim Taleb. I 9 cigni neri altro non sono che previsioni completamente fuori da ogni logica e del tutto inattese mentre i cigni grigi di Nomura sono eventi che potrebbero in qualche modo essere anticipati, ma che poi si concretizzano con un impatto devastante che è totalmente diverso dalle anticipazioni stesse. Insomma, per farla breve, i cigni grigi di Nomura non sono meno impossibili dei loro parenti neri di Taleb.
Messo in chiaro quella che è la giusta prospettiva nella quale inserire i 9 cigni grigi di Nomura, non resta da fare altro che elencare queste 9 pazze previsioni 2019. Tenetevi forte:
- la fine del populismo
- il rinascimento dell’Italia
- il crollo del prezzo del petrolio a 20 dollari
- un terremoto sui mercati
- la deflazione dei mercati emergenti
- il recupero dello yuan
- il decollo della crescita economica globale
- la deflazione nell’area euro
- boom dell’inflazione negli Stati Uniti alla fine del 2019
Come sarà balzato all’occhio tra i 9 cigni neri di Nomura c’è un riferimento positivo all’Italia. Nessun crollo dell’economia e default per il nostro paese, quindi, ma bensì una ripartenza in un contesto generale che vede l’estinzione del populismo a livello mondiale. Secondo gli analisti se “l’Italia del M5S-Lega dovesse riuscire a realizzare i suoi piani, l’impulso fiscale sarebbe simile a quello di cui gli Stati Uniti hanno beneficiato nel 2018 (attraverso il mazi taglio alle tasse annunciato e varato dall’amministrazione di Donald Trump). E, dopo aver sottovalutato la crescita americana, gli investitori potrebbero commettere lo stesso errore con l’Italia. Di conseguenza, un forte rally dei bond (italiani) potrebbe rivelarsi la sorpresa del 2019“. L’Italia ai tempi di Lega e 5 Stelle come gli Usa di Trump, quindi? Solo i fatti potranno dire se le previsioni 2019 di Trump siano corrette o no.
L’altro cigno grigio di Nomura che lascia a bocca aperta è quello riferito al prezzo del petrolio. Nomura vede la quotazione del greggio…a 20 dollari nel 2019. Secondo gli analisti “i prezzi del petrolio scesero al minimo in 13 anni attorno a $26 il 20 gennaio del 2016” mentre “sei mesi prima di allora, erano scambiati a $60 al barile. Un anno prima ancora, nel giugno del 2014, quotavano $100“. La morale di tutti questi dati pescati a spasso nel tempo è che la stessa “storia dimostra che i prezzi si sono mossi da fasi di boom a fasi di crolli, e in un modo che gli analisti del settore non avevano previsto“.
Per quello che riguarda poi i mercati più in generale, Nomura afferma che “tre sono i possibili terremoti che potrebbero verificarsi nel 2019 un collasso del mercato azionario, una crisi contagiosa dei debiti sovrani in Europa e una carrellata di default in Cina“. Questi eventi, conclude l’analista “potrebbero essere scatenati da una valutazione eccessiva dei corsi azionari, dal rischio Italia e dalla montagna di debiti privati della Cina“.
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