Cattive notizie per l’economia italiana dalle vendite al dettaglio. L’Istat ha reso noto che nel mese di maggio le vendite al dettaglio in Italia hanno registrato un ribasso dello 0,7% rispetto al mese precedente, quando avevano già registrato una flessione dello 0,3 per cento. Considerando l’andamento degli ultimi mesi, quindi, la tendenza delle vendite al dettaglio resta negativa.
Tra l’altro a causa proprio del forte ribasso che i consumi interni in Italia hanno registrato nel mese di aprile, le attese della vigilia erano per un aumento delle vendite al dettaglio nel mese di maggio. Il dato ha quindi deluso le attese degli analisti che si attendevano un rialzo dello 0,2 per cento.
Scorporando il dato complessivo sui consumi interni dell’Italia a maggio, è possibile notare come in tutte le aree di pertinenza ci sia stata una flessione. Nello specifico, le vendite al dettaglio dei beni alimentari hanno fatto registrare in valore una flessione dell’1 per cento mentre le vendite dei prodotti del settore non alimentare sono scese dello 0,5 per cento nel mese oggetto della rilevazione.
Se il dato sulle vendite al dettaglio nel mese di maggio in rapporto al mese precedente è stato deludente, il dato anno su anno è stato una vera e propria tragedia. Rispetto al mese di maggio 2018 (un anno fa), infatti le vendite al dettaglio hanno segnato una flessione dell’1,8 per cento facendo nettamente peggio di quello che era il consensus degli analisti. Gli esperti, infatti, puntavamo addirittura su una crescita del 3,5 per cento dei consumi interni italiani anno su anno. Anche per quello che riguarda il dato su base annua, sono calate sia le vendite al dettaglio nel settore alimentare che quelle nel comparto non alimentare. Nel primo caso l’Istat ha rilevato una flessione dell’1,1 per cento mentre per quello che riguarda il comparto non alimentare la flessione è stata del 2,2 per cento.
Il forte crollo delle vendite al dettaglio dell’Italia è una notizia negativa per l’economia del Bel Paese. Se le vendite al dettaglio non ripartono è ovvio, è lecito continuare a parlare di crisi economica dell’Italia. Il calo delle vendite al dettaglio ha avuto come effetto un allargamento del passivo del Ftse Mib. Il principale indice azionario di Borsa Italiana è in flessione dello 0,6 per cento a quota 21845 punti mentre è in corso la scrittura del post.
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