Il fallimento dei nuovi PIR è un dato di fatto. A differenza di quello che avvenne al momento del lancio dei primi Piani Individuali di Risparmio, l’euforia degli investitori si è praticamente annullata. Risultato di tutto questo? Appeal dei nuovi PIR a zero e immancabili polemiche.
Secondo alcuni analisti saraebbe però ora il caso di tirare le somme di quanto avvenuto perchè una cosa è certa: il fallimento dei PIR deve essere da lezione per il futuro. Se infatti oltre la metà dei Piani Individuali di Risparmio ha chiuso in battenti finendo nel cestino della finanza è perchè si sono verificati una serie di problemi che, ad essere onesti, erano anche facilmente prevedibili.
Poniamo una domanda veloce: alzi la mano chi NON ha sottoscritto i PIR poichè attratto dai vantaggi fiscali? Quello che vogliamo dire con questa domanda provocatoria è che la stragrande maggioranza degli investitori che hanno deciso di investire nei Piani Individuali di Risparmio lo hanno fatto perchè attratti dagli incentivi fiscali de PIR. Insomma è invitabile che gli sconti fiscali sui proventi e le esenzioni delle imposte sui guadagni a patto di tenere il PIR in saccoccia per 5 anni, attirassero molti risparmiatori.
Inevitabile non significa però giusto anzi in questo caso fa rima con ingiusto. Non bisognerebbe, infatti, mai scegliere un investimento per motivi di opportunismo fiscale. E questa è appunto la prima lezione che si può avere dal fallimento dei PIR. Tanti investitori, annebbiati dalla convenienza fiscale, non si sono resi conto che i PIR si configuravano fin da subito come investimenti rischiosi. Ebbene, ora è arrivato il momento della resa dei conti.
La seconda lezione che si può ricavare dal fallimento dei Piano Individuali di Risparmio, riguarda…le mode. Un investitore non dovrebbe mai scegliere un prodotto perchè esso va di moda. Il rischio che si cela dietro questa scelta è quello di ritrovarsi in portafoglio un prodotto che è già passato di moda. Chi ricorda quando i giornali (finanziari e non) non facevano altro che parlare di PIR e dei vantaggi fiscali dei Piani Individuali di Risparmio. Ebbene ora del fallimento non interessa a nessuno….(a BorsaInside si).
C’è poi la terza lezione che è quella più tecnica. Quando ci si chiende perchè i PIR sono falliti è perchè essi non avevano alcuna strategia a monte. Anche in questo caso la stragrande maggioranza dei sottoscrittori hanno apposto la firma senza prima chiedersi in quale strategia complissiva avrebbero inserito i PIR. Questo è avvenuto perchè nella realtà dei fatti non c’era alcuna strategia complessiva ma solo il fascino dell’investimento con vantaggi fiscali.
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