La disoccupazione in Italia è scesa ai minimi dal 2011 attestandosi sotto al 10 per cento. Ci sarebbe da esultare dinanzi ad una notizia simile ma, guardando il dato macro sul mercato del lavoro italiano da un’altra prospettiva, di motivi per far festa non se ne vedono.

Se è vero che la disoccupazione ad agosto 2019 è crollata al 9,5 per cento, livello più basso dal lontano 2011, è altrettanto vero che il crollo è imputabile unicamente al forte calo degli inattivi alla ricerca di un posto di lavoro. Volendo fare un giro di parole, si potrebbe dire che la disoccupazione in Italia cala solo perchè cresce il numero di italiani che un lavoro non lo cercano più! E’ evidente che adottando questa prospettiva ci siamo davvero ben poco per cui esultare. 

I dati sul mercato del lavoro italiano che sono stati comunicati questa mattina dall’Istat sono molto chiari: il forte calo del numero dei disoccupati ad agosto non è da imputare ad alcun aumento del numero degli occupati che anzi, nel mese di agosto, è rimasto invariato rispetto al dato di luglio 2019. Il calo del tasso di disoccupazione in Italia è stato causato dalla forte contrazione delle persone in cerca di occupazione. Il numero di chi cerca ancora lavoro è sceso nel mese di agosto del 3,4 per cento, valore percenuale che corrisponde a ben 87mila unità in meno. Rispetto a luglio, quindi, 87mila italiani in meno si sono messi a cercare lavoro ad agosto. 87 mila italiani hanno preferito rinunciare a cercare un lavoro che non c’è. 

Scorporando il dato è possibile notare come la riduzione delle persone in cerca di lavoro abbia riguardato sia gli uomini che le donne e abbia coinvolto tutte le classi d’età.

Dal punto di vista numerico, il tasso di disoccupazione in Italia è sceso al 9,5%, con un ribasso di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. Secondo l’Istat nel mese di agosto la stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni ha registrato un aumento dello 0,6%, pari a +73 mila unità) sia per gli uomini che per le donne. Complessvamente il tasso di inattività è aumetato del 34,5 per cento, con una progressione dello 0,2 per cento. 

L’istituto di statistica ha messo in evidenza come nel trimestre giugno-agosto 2019, l’occupazione sia risultata in crescita rispetto ai tre mesi precedenti avendo fatto registrare un +0,2 per cento ossia +45 mila unità. Nel trimestre di riferimento hanno rgistrato un aumento sia i dipendenti permanenti cresciuti dello 0,5 per cento che quelli a tempo che sono aumentati dello 0,4 per cento. In flessione, invece, gli indipendenti che hanno segnato un flessione dello 0,8 per cento. 

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