Debito Pubblico Italiano: nuovo massimo storico a giugno 2020

Il debito pubblico italiano continua a crescere e raggiunge nuovi livelli record. E’ questa la sola deduzione che si può fare analizzando l’ultimo aggiornamento sull’andamento del debito pubblico dell’Italia che è stato pubblicato questa mattina da Bankitalia. Il dato fa riferimento al mese di giugno 2020. 

Secondo il report di Via Nazionale, contenuto nella consueta pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito“, il debito delle amministrazioni pubbliche al 30 giugno 2020 era pari a 2.530,6 miliardi di euro con un incremento di 20,5 miliardi rispetto al mese precedente. Il balzo del debito pubblico è stato causato dall’andamento del fabbisogno del mese che è stato pari a 20,6 miliardi di euro. 

Nella stessa relazione, la Banca d’Italia ha anche precisato che le disponibilità liquide del Tesoro nel mese di giugno si sono leggermente ridotte scendendo di 0,8 miliardi di euro a quota 60,7 miliardi. Alcuni fattori come ad esempio gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso ma anche il meccanismo di rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione che è stata registrata dai tassi di cambio hanno determinato un aumento del debito pubblico di 0,7 miliardi di euro (per avere un quadro più completo leggi l’articolo su come si calcola il debito pubblico italiano). 

Per quello che riguarda la suddivisione del debito pubblico italiano per sottosettori, la Banca d’Italia ha precisato che il debito delle amministrazioni centrali ha registrato un aumento di 21,7 miliardi mentre il debito delle Amministrazioni locali ha invece segnato un ribasso di 1,2 miliardi. Per finire, al 30 giugno 2020, il debito degli Enti di previdenza era stabile. Costante anche la vita media residua del debito che si è confermata a 7,3 anni.

Entrate tributarie in calo a giugno 2020

Sempre con riferimento al mese di giugno, le entrate tributarie sono state pari a 26,2 miliardi euro, in ribasso di ben il 19,9 per cento (in numeri circa 6,5 miliardi di euro) rispetto a giugno 2019. Nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito” pubblicata oggi da Banca d’Italia si può leggere che nei primi sei mesi del 2020, le entrare tributarie dello Stato sono state pari a 169,9 miliardi di euro con un ribasso del 10,3 per cento rispetto al primo semestre 2019. 

La flessione delle entrate tributarie è un effetto del coronavirus. Banca d’Italia, infatti, ha precisato che il calo 
è stato causato dalla “sospensione di alcuni versamenti fiscali disposta dai decreti approvati a partire dal mese di marzo” e del peggioramento del quadro macro con PIL secondo trimestre a picco e deflazione consolidata (leggi qui i dati sui prezzl al consumo a luglio 2020). 

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