Migliora la fiducia dei consumatori e delle imprese a giugno 2021

Aggiornamento del

Nel mese di giugno 2021, afferma l’Istat, sono migliorati gli indicatori del clima di fiducia dei consumatori (da 110,6 a 115,1 punti) e delle imprese (da 107,3 a 112,8 punti). Un chiaro segnale di ottimismo che riflette il buon sentimento dell’economia nazionale, lungamente impegnata nella fase di recupero dal Covid-19.

In particolare, nella serie di dati statistici dell’Istat, l’indicatore sulla fiducia dei consumatori è giunto al terzo mese consecutivo di recupero, superando il livello di febbraio 2020,l’ultimo mese prima della pandemia, e toccando i massimi da ottobre 2018 ad oggi. per le imprese l’indice continua il consolidamento della tendenza positiva che è in atto da dicembre 2020. Per quanto poi concerne il comparto dell’industria e dei servizi di mercato, il livello degli indici supera marcatamente quelli precedenti la crisi, con il commercio al dettaglio che è leggermente al di sotto del valore di febbraio 2020.

Ancora più nel dettaglio dei numeri forniti dall’Istat, rileviamo come la fiducia dei consumatori sia salita a giugno a 115,1 punti contro i 110,6 punti di maggio, mentre quella delle imprese sale a 112,8 punti contro i 107,3 punti del mese precedente.

Sul fronte delle famiglie, c’è un chiaro recupero globale di tutte le principali voci, anche se l’incremento più marcato riguarda il clima economico, che concerne la situazione generale del Paese. È invece meno consistente il recupero della dinamica del clima personale.

Passando invece al fronte delle imprese, si stima un miglioramento della fiducia dell’industria manifatturiera e, soprattutto, nei servizi.

Per quanto attiene la manifattura, l’indice sale da 110,9 punti a 114,8 punti, mentre nei servizi di mercato cresce da 99,1 punti a 106,7 punti. Nel commercio al dettaglio il valore sale da 99,9 punti a 106,7 punti. Solamente nelle costruzioni l’indice di fiducia va incontro a un lieve calo, passando da 153,9 punti a 153,6 punti. Ancora, nel manifatturiero migliorano i giudizi sugli ordini e sulle aspettative sulla produzione, con le scorte in leggero accumulo rispetto al mese precedente, e con una buona crescita da parte della fiducia nel settore dei beni intermedi.

Passando poi alla costruzioni, qui rileviamo giudizi di miglioramento complessivi sugli ordini, mentre sono in calo le attese sull’occupazione presso l’azienda. Infine, con riferimento ai servizi di mercato, crescono tutte le componenti dell’indici, con un netto miglioramento della fiducia nel settore dei trasporti e del magazzinaggio, mentre c’è un lieve calo nel turismo e nei servizi alle imprese. Nel commercio al dettaglio, in particolare, la risalita dell’indice è trainata dal miglioramento dei giudizi sulle vendite e sulle scorte, mentre le attese sulle vendite sono in calo. Sul fronte della distribuzione, evidenziamo un miglioramento della fiducia nella distribuzione tradizionale (da 92,7 punti a 101,5 punti) e nella grande distribuzione (da 103 a 108,6 punti).

In concomitanza con la pubblicazione dei dati macro da parte dell’Istat, rileviamo come l’indice FTSE MIB di Borsa Italiana sia stabile a 25.425 punti. Segno che, probabilmente, il mercato ha da tempo scontato questo andamento positivo da parte dei dati macroeconomici, il cui rispetto delle aspettative non è stato in grado di muovere con decisione i listini.

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