Stando a quanto suggerisce una nuova ricerca di Bloomberg, le 20 famiglie asiatiche più ricche riescono a controllare un patrimonio valutato oltre 450 miliardi di dollari, sottolineando – caso mai vi fosse ulteriore bisogno di chiarirlo – come il motore della crescita economica mondiale si stia concentrando sempre di più su questo continente, in grado di generare ricchezze senza precedenti… in un contesto in cui le disuguaglianze sono sempre più ampie.
Per esempio, non sfugge che Hong Kong abbia dato origine a 6 delle 20 più grandi fortune familiari, e che proprio qui vi sia uno dei più ampi divari di ricchezza al mondo. Le proteste di strada che hanno interessato la città per mesi sono state scatenate dal timore che nel territorio potesse esservi una profonda erosione delle libertà conquistate, ma sono state evidentemente anche alimentate dal divario tra i ricchi e coloro che lottano per permettersi un alloggio.
Ad ogni modo, quel che forse stupisce è che il dato di Bloomberg sul patrimonio delle famiglie più facoltose dell’Asia avrebbe potuto essere ancora più notevole: il media ha infatti escluso le fortune di prima generazione, come quella di Jack Ma, del gruppo Alibaba, e altresì le fortune che non sono “familiari” ma appartengono a una sola persona. Ecco perché nessuna famiglia della Cina “continentale” è presente nella lista, riflettendo l’aumento relativamente recente del benessere del Paese, anche se alcune delle famiglie più ricche dell’Asia hanno radici cinesi, dai Chearavanonts della Thailandia agli Hartonos dell’Indonesia.
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