Dopo una giornata piuttosto turbolenta, oggi le borse asiatiche appaiono in recupero, andando a invertire la tendenza della vigilia, appesantita dall’escalation di tensione tra gli Stati Uniti e l’Iran. proprio la distensione tra le due parti, con il presidente Donald Trump che (per ora) ha escluso una missione militare nel conflitto con Teheran, sembra aver migliorato il sentiment degli investitori. Certo è che, anche sulla base delle precedenti uscite di Trump, niente può esser dato per certo.
Ad ogni modo, per il momento dobbiamo ammettere come gli analisti abbiano letto le dichiarazioni di Trump come la reale intenzione di evitare uno scontro diretto e aperto con l’Iran. Questa distensione, unitamente alla permanenza di positive condizioni per i mercati azionari, ha dunque incoraggiato gli acquisti da parte degli investitori, che celebrano peraltro la buona novella che arriva dalla Cina, dove giunge la conferma della visita a Washington, nei prossimi giorni, della delegazione per la risoluzione della disputa tariffaria con gli Stati Uniti, con la firma dell’accordo di fase uno sul commercio.
In virtù di questo mix di determinanti, le Borse cinesi hanno rimbalzato, con l’indice Composite di Shanghai salito dello 0,91%, a 3.094,88 punti. Fa ancora meglio l’indice di Shenzhen, che ha guadagnato l’1,76%, a quota 1.800,64 punti. Ancora più positiva la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei che è balzato di ben 2,31 punti percentuali.
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