
L'eventuale vittoria di Biden non dovrebbe cambiare di molto i rapporti con Pechino.
Le tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina rimarranno ben oltre le elezioni presidenziali di novembre, e anche nell’ipotesi in cui il candidato democratico Joe Biden dovesse vincere la tornata in programma tra meno di due mesi.

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Secondo quanto afferma una nota di DBS, infatti, i rapporti tra i due giganti dell'economia mondiale sono talmente peggiorati quest'anno che difficilmente si potranno “aggiustare” nel breve termine, con particolare riferimento a quanto avvenuto nel comparto tecnologico: da Huawei a TikTok, sono numerosi gli operatori interessati direttamente dalle iniziative di Washington.
Dunque, anche nello scenario di presidenza Biden, i problemi legati ai rapporti “tecnologici” tra le due nazioni non spariranno. E, per Taimur Baig, capo economista e amministratore delegato di DBS Group Research, al limite è possibile che le tensioni tra gli Stati Uniti di Biden e la Cina potrebbero essere contraddistinte da minore volatilità e più regole.
La settimana scorsa, ricordiamo, gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni alle esportazioni verso il più grande produttore cinese di chip, SMIC, citando i rischi che le apparecchiature fornite all'azienda possano essere utilizzate per scopi militari.
Le relazioni tra Washington e Pechino hanno preso una brutta piega fin dal 2018, quando l'amministrazione Trump ha imposto dazi per miliardi di dollari sulle merci cinesi e Pechino ha reagito con le stesse misure punitive, trascinando entrambe le parti in una lunga guerra commerciale.
Sebbene i repubblicani abbiano abbracciato con discreta convinzione l'agenda "American First" di Trump, abbandonando i tradizionali obiettivi di partito come il commercio libero, Biden ha preso una posizione parzialmente diversa, affermando che i dazi hanno danneggiato le imprese e i consumatori americani. Difficilmente però tale presa di posizione potrà invertire la rotta di una relazione bilaterale USA – Cina oramai improntata sulla “sfida”. E, dunque, anche in caso di vittoria, è arduo pensare che Biden possa cambiare completamente la politica internazionale introdotta dal suo predecessore…