La Banca centrale cinese ha tagliato i tassi di riferimento per la prima volta da aprile 2020, durante il culmine della pandemia di coronavirus nel Paese.
E così, la People’s Bank of China ha dato seguito alla riduzione del tasso prime sui prestiti a un anno al 3,8%, dal 3,85%. Il tasso dei prestiti a cinque anni è rimasto invece invariato dal mese precedente, al 4,65%.
Ricordiamo come il tasso di riferimento influenzi i tassi sui prestiti alle imprese e alle famiglie. La scorsa settimana, invece, la Banca aveva realizzato un taglio alla quantità di denaro che le banche devono disporre in riserva.
Evidenziamo in questa occasione come la Cina sia stata la prima grande economia a scrollarsi di dosso la parte più gravosa dello shock della pandemia. Tuttavia, quest’anno, soprattutto da luglio, la crescita economica ha subito un rallentamento a causa della minore spesa dei consumatori, dalla politica di tolleranza zero di Pechino per il controllo delle successive epidemie e da regolamenti più severi, in particolare sul settore immobiliare.
Sulla stessa linea di intervento, è lecito ora attendersi l’adozione di una politica monetaria sempre più prudente e flessibile, invitando a mantenere la liquidità su livelli ampi ancora a lungo.
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