Esperio: I mercati sono scontenti di un orso appeso per la coda

Pubblicato da Luca M. - Aggiornamento del 2 Settembre 2022

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I mercati asiatici hanno aperto la nuova settimana in maniera moderatamente negativa con l’indice cinese A50 che ha perso quasi l’1,8%, l’indice Hang Seng in calo di oltre il 2,5% e il Nikkei 225 giapponese in aumento dell’1,11%, dopo che il governo nazionale, guidato da una coalizione conservatrice, dovrebbe rafforzare la propria maggioranza alle prossime elezioni della camera del parlamento in seguito all’uccisione sanguinaria dell’ex primo ministro Shinzo Abe. Il mondo finanziario a volte segue schemi assurdi e crudeli, quando anche la morte prematura di un politico influente può portare profitti temporanei ad alcuni investitori. Tuttavia, a livello globale, il sentiment della folla del mercato rimane ribassista.

Il continuo aumento dell’inflazione nell’UE e negli Stati Uniti sta fornendo ulteriori argomenti agli intransigenti all’interno della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea, mentre un forte aumento dei tassi di interesse limiterà chiaramente l’accesso delle banche e delle imprese alle risorse finanziarie. Tali misure raramente danno piacere alla comunità degli investitori, che diventa solo più cauta e tende a ridurre le attività nei loro portafogli, aspettandosi un calo dei profitti aziendali. Allo stesso tempo, il costo del denaro sta facendo aumentare i prezzi della maggior parte dei beni e servizi, che è già la ragione principale dell’attuale inflazione vertiginosa, quindi la medicina per l’aumento dei tassi potrebbe trasformarsi in veleno, poiché la compensazione di spese aggiuntive verrebbe potenzialmente aggiunta ai prezzi al dettaglio, commenta Alex Boltyan, l’analista di Esperio.

I report sugli utili del secondo trimestre del settore bancario di questa settimana, seguiti da quelli di altre attività, saranno anche percepiti come notizie già vecchie in un periodo in cui il mercato teme solo il futuro. I mercati al di fuori degli Stati Uniti sembrano essere più spaventati dall’oscillazione del dollaro statunitense e dai tassi di interesse rispetto alla stessa Wall Street. L’Euro contro il dollaro continua la sua discesa sotto 1,01 con la prospettiva di scendere al di sotto della parità.

Anche in questo caso, la crisi del gas in Europa potrebbe far peggiorare la situazione, dopo la notizia che il Nord Stream 1, che è il gasdotto che detiene la maggiore capacità per il gas russo pompato in Germania, ha iniziato la sua manutenzione annuale. I suoi servizi saranno sospesi per almeno dieci giorni. Tuttavia, le preoccupazioni sono alte che il Cremlino possa decidere di estendere questo periodo di stop ad un tempo illimitato a causa delle sanzioni occidentali e soprattutto dopo che il governo lituano ha sorprendentemente esteso i divieti sul transito di cemento, legno e prodotti chimici versoKaliningrad.

La Commissione Europea ha cercato di far ragionare Vilnius, ma inutilmente e adesso i prezzi dei futures sul gas naturale stanno battendo i record degli ultimi quattro mesi.

Gli analisti di Esperio ritengono che ci siano questioni più che sufficienti per rendere potenzialmente la crisi energetica peggiore. Forse è per questo che il petrolio continua a essere costoso, tenendosi sopra i 100 dollari al barile. Ciò potrebbe anche dimostrare che le aspettative della folla sull’elevata domanda di prodotti petroliferi o sul loro deficit sono ancora forti, il che potrebbe dimostrare che i mercati sono ancora meno preoccupati per lo sviluppo della recessione globale che per la carenza di prestiti monetari a basso costo da parte delle banche centrali. L’atteggiamento aggressivo della Fed potrebbe solo diventare più duro dopo i dati degli NFP di giugno che sono migliori del previsto.

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