La Cina ha deciso di aumentare le spese per la difesa quest’anno del 7,2% a 1,56 trilioni di yuan (circa 230 miliardi di dollari), stando a quanto si afferma in una bozza pubblicata domenica dal Ministero delle Finanze.
Ricordiamo che già lo scorso anno il bilancio della difesa cinese fosse cresciuto del 7,1%, raggiungendo 1,45 trilioni di yuan, superando così il ritmo di aumento del 6,8% nel 2021 e del 6,6% nel 2020, secondo i dati ufficiali. Nel 2019, la spesa per la difesa cinese era aumentata del 7,5% a 1,19 trilioni di yuan.
In un report separato domenica scorsa sul lavoro del governo, il premier Li Keqiang non si è certo dimenticato di menzionare la guerra Russia-Ucraina affermando che bisognerebbe “rimanere impegnati in una politica estera indipendente di pace“. Il dossier domandava poi “passi risoluti per opporsi all’indipendenza di Taiwan“, pur attenendosi all’appello di Pechino per una “riunificazione pacifica“.
A dicembre il governo statunitense ha autorizzato una spesa per la difesa di oltre 800 miliardi di dollari per l’anno fiscale che terminerà il 30 settembre 2023. Oltre all’inflazione interna, il piano di spesa ha sottolineato la necessità di contrastare le capacità militari cinesi e russe. Si tratta, in ogni caso, di un aumento significativo rispetto agli anni precedenti.
Secondo i dati del Tesoro, nell’anno fiscale 2022 gli Stati Uniti hanno speso 767 miliardi di dollari, pari al 12% del loro bilancio, per la difesa nazionale, in aumento di circa il 2% rispetto ai 755 miliardi di dollari spesi nel 2021.
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