L’OPEC ha recentemente aggiornato le proprie stime sulle forniture di petrolio globale, indicando che quelle non OPEC dovrebbero salire a 59,6 milioni di barili al giorno (mb / g) nel 2018, in espansione di +1.7 mb / g su anno, rivisto al rialzo da 59.5 mb / g di marzo. La domanda mondiale dovrebbe crescere a 98,7 mb / g, corrispondente a un’espansione di +1,6 milioni di barili al giorno (rivisti verso l’alto da 98,6 mb / g nelle stime del mese scorso). Pertanto, la call on crude OPEC, ovvero l’offerta OPEC necessaria per bilanciare i mercati, è ora stimata a 32,6 mb / g (invariato da Marzo), corrispondente a una flessione di -0,3 mb / giorno su anno.
Questi dati, sostanzialmente, confermano che l’OPEC deve mantenere la sua produzione in “taglio” per gran parte del 2018 al fine di conservare uno stato dei mercati del greggio vicini al loro punto di equilibrio.
Secondo fonti secondarie, l’offerta cumulativa del gruppo è ulteriormente diminuita nel mese di marzo a 31,96 mb / g da 32,16 mb / g di febbraio. Le scorte di petrolio nei Paesi dell’OCSE sono in lieve calo a 2.854 milioni di barili, ma ancora 43 mb al di sopra della loro media del quinquennio (con scorte di greggio superiori a +55 mb rispetto alla loro media e prodotti petroliferi a -12 mb rispetto alla loro media). In termini di giorni di copertura a termine, le estensioni commerciali dell’OCSE sono salite a 60,6 giorni a febbraio, da 60,2 a gennaio, circa 0,6 giorni in meno rispetto alla media degli ultimi cinque anni.
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