Prezzi petrolio: per alcuni analisti la crescita potrebbe esser quasi finita

Le quotazioni del barile di petrolio sono aumentate in maniera costante nelle ultime settimane, ma vi è forte dubbio se, effettivamente, tale aumento durerà ancora a lungo.

Su base 12 mesi, che è l’orizzonte che assumiamo come riferimento, siamo più propensi a valutare una gamma di prezzo da $ 55 a $ 75, che è un po’ bassa rispetto a dove siamo oggi” – ha dichiarato Manpreet Gill, head delle strategie di investimento degli strumenti a reddito fisso, valute e materie prime presso la Standard Chartered Private Bank.

I prezzi sono aumentati di recente sulla scia delle preoccupazioni per l’impatto delle potenziali sanzioni statunitensi sulle esportazioni di petrolio del Venezuela, a seguito di una disputa elettorale che ha visto rieletto il presidente venezuelano Nicolas Maduro. Inoltre, un ordine esecutivo che proibiva ai cittadini statunitensi di partecipare alla vendita di crediti venezuelani legati al petrolio è stato firmato lunedì scorso dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, andando a stringere ulteriormente la morsa intorno al Paese.

I future sul greggio WTI americano sono così aumentati di 20 centesimi, lo 0,28%, a $ 72,44 al barile. Il benchmark internazionale Brent è invece cresciuto di 13 centesimi, lo 0,16%, a 79,35 dollari al barile. Ricordiamo che il Brent aveva superato la soglia degli $ 80 la scorsa settimana, per la prima volta dal mese di novembre 2014.

“La domanda per noi è a questo punto quanto ancora può muoversi questo prezzo al rialzo. Ovvero, quante altre cattive notizie potranno arrivare?” – ha detto Gill. “Ci sarà comunque molta più offerta rispetto alla domanda, e quindi non si avrà lo stesso livello di supporto nei fondamentali” – ha aggiunto ancora.

Nelle ultime settimane, i mercati si sono concentrati sugli effetti delle imminenti sanzioni statunitensi sulle esportazioni di petrolio iraniano, che l’amministrazione Trump ha ripetutamente minacciato di applicare. Trump aveva anche annunciato che stava ritirando gli Stati Uniti dall’accordo nucleare iraniano all’inizio di questo mese.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

Rimani aggiornato con le ultime novità su investimenti e trading!

Telegram

Migliori Piattaforme di Trading

Deposito minimo 100$
ETF - CRYPTO - CFD
Licenza: CySEC - FCA - ASIC
Guadagna fino al 5,3% di interessi annui
* Avviso di rischio
Deposito minimo ZERO
N.1 in Italia
Regime Fiscale Amministrato
0% CANONE MENSILE DI GESTIONE
* Avviso di rischio
Deposito minimo 100 AUD
0.0 Spread in pip
Piattaforme e tecnologia di trading avanzate
Prezzi DMA (Direct Market Access) su IRESS
* Avviso di rischio
Deposito minimo 100$
Bank of Latvia
Forex e CFD
Deposito minimo: 100 dollari
* Avviso di rischio

Il 74-89% dei trader retail perdono denaro quando fanno trading di CFD.

Regolamentazione Trading
Non perdere le nostre notizie! Vuoi essere avvisat* quando pubblichiamo un nuovo articolo? No Sì, certo