Cosa sta succedendo ai mercati emergenti? I dati delle ultime settimane fotografano una situaizone che è sempre più preoccupante. Secondo una recente analisi che è stata effettuata da Bloomberg le condizioni dei mercati emergenti oggi sono molto preoccupanti. Bloomberg, in particolare, ha messo l’accento su tre ambiti diversi di rischio. Il primo riguarda l’andamento dell’indice MSCI Emerging Markets che è scivolato ai minimi di 10 mesi.Il secondo riguarda il Forex con ben 18 valute emergenti su 24 che sono crollate facendo tremare tutti i traders che operano su questo tipo di cross. Il terzo ambito, per finire, riguarda prettamento l’azionario con, ad esempio, l’indice Shanghai Composite che, rispetto ai massimi di gennaio, ha letteralmente cancellato circa 20 punti percentuali. Il caso dello Shanghai Composite è solo un esempio per meglio rendere l’idea anche perchè, come messo in evidenza da Bloomberg, è stato tutto l’azionario dei paesi emergenti a crollare. Insomma i mercati emergenti sono in crisi e lo stesso dicasi per quello che riguarda le valute emergenti nel Forex. 

La colpa di quello che avviene in queste settimane è, senza dubbio, della guerra commerciale tra Stati Uniti  Cina. Non ci sarebbe però solo lo scontro sui dazi tra Usa e Pechino a determinare il forte nervosismo che caratterizza gli emergenti. I traders, infatti, starebbero prendendo atto anche della possibilità che possa esserci un più veloce restringimento della politica monetaria della Federal Reserve. Terzo elemento alla base del crollo dei mercati emergenti è rappresentato dal rally della quotazione petrolio

In sintesi, quindi, sono tre gli elementi alla base del disastro che incombe sulle valute emergenti e sui mercati in via di sviluppo. Vuoi un numero per quantificare meglio quello che avviene? Ebbene, sempre secondo i dati di Bloomberg,  i mercati emergenti valgono oggi 8 trilioni di dollari e alcune delle valute emergenti sul Forex sono tornate a livelli che non si vedevano dal 2016. E’ appunto per questo motivo che l’analista Jonathan Garner di Morgan Stanley ha affermato che la bolla dei mercati emergenti è pericolosa. “Siamo convinti che ci stiamo dirigendo verso un mercato totalmente ribassista” da dichiarato l’esperto. 

Mercati emergenti oggi: chi è crollato di più

Mi sembra superfluo sottolineare che non tutti i mercati emergenti sono travolti allo stesso modo dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Quali sono quindi i mercati (e le valute) emergenti più colpiti e quelli meno colpiti? Tra le vittime maggiori c’è il Brasile con l’indice Bovespa che rispetto ai massimi raggiunti nel mese di febbraio ha perso il 19%. Non è poi andata molto meglio all’orso cinese. L’indice azionario di riferimento, lo Shanghai Composite, rispetto ai massimi di febbraio ha addirittura perso il 20%. 

Segnali molto negativi sono arrivati anche dalle borse di Dubai e delle Filippine che hanno perso circa il 23%. Insomma ci sono tutta una serie di segnali su una grave crisi in atto. Una crisi che, dall’azionario al Forex, potrebbe trasformarsi in crollo. 

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