L’Indonesia è una ottima opportunità tra i mercati emergenti. Un’opportunità che – secondo quanto afferma Alberto Boquin, Research Analyst di Brandywine Global (gruppo Legg Mason), è sottovalutata, e che permetterebbe invece di poter trarre le migliori soddisfazioni di breve termine.

L’inflazione è d’altronde un Paese con inflazione sotto il livello target, con profilo di rischio investment grade, e a livello geopolitico non si intravedono grandi problemi. Di qui, la conseguente riflessione: probabilmente le preoccupazioni riguardo questo Paese emergente, formulate in altre osservazioni, sono eccessive.

Partite correnti

Per poter giustificare tale valutazione di sintesi, l’analista rammenta come seppur il deficit del conto delle partite correnti si sia ampliato da -1.7% a -2.7%, e non è più coperto totalmente dagli investimenti diretti dall’estero, è anche vero che c’è l’effettiva possibilità che torni a restringersi.

L’analista rammenta come gli sforzi del governo per poter rallentare gli investimenti infrastrutturali stiano finalmente conducendo a risultati concreti, con diminuzione delle importazioni di beni strumentali. “La bilancia dei servizi dovrebbe cominciare a reagire all’indebolimento del tasso di cambio. Le esportazioni hanno sofferto per la minor domanda dalla Cina e per il calo dei prezzi delle commodities, ma entrambi questi fattori sono destinati ad un’inversione nel 2019. Un deficit delle partite correnti più ristretto potrebbe facilmente essere finanziato da flussi in entrata nel mercato del debito locale” – commenta l’analista.

Debito estero

Boquin sottolinea poi come il 2018 sia stato un anno in cui il restringimento quantitativo della Fed ha messo sotto i riflettori l’indebitamento estero dei paesi emergenti. Nel momento in cui la rupia indonesiana ha cominciato ad indebolirsi, le aziende hanno affrettato i loro progetti di copertura della loro esposizione al rischio di cambio, creando così un effetto valanga sulla valuta.

A questo punto, è probabile che una reazione proattiva basata su rialzi dei tassi e su un programma di copertura del dollaro possa aiutare ad alleviare queste pressioni.

Politica

L’analista si sofferma infine sul ruolo delle dinamiche politiche. I tassi di consenso dell’amministrazione Jokowi è ancora piuttosto elevato, e questo potrebbe portare a una probabile rielezione che gli investitori dovrebbero guardare con favore.

In conclusione, come avviene con ogni mercato emergente, anche investire in Indonesia non può che comportare dei rischi. Tuttavia, sotto molti aspetti il peggio dovrebbe essere passato, rendendo dunque l’Indonesia un buon Paese su cui investire nel 2019.

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