Saudi Aramco, la più grande compagnia petrolifera del mondo, afferma di essere pronta per una quotazione alla borsa di Riyadh, che avrà luogo “molto presto”.
A dichiararlo è Amin Nasser, presidente e CEO di Aramco, ai giornalisti alla Conferenza mondiale sull’energia ad Abu Dhabi, che precisa come “quello che abbiamo sempre detto è che Aramco è pronta per la quotazione ogni volta che gli azionisti assumono la decisione di quotarsi. E, come avete sentito ieri da Sua Altezza Reale il Principe Abdulaziz, l’evento si terrà molto presto“.
Nasser ha anche confermato gli obiettivi del colosso petrolifero di quotarsi in ambito internazionale, oltre al mercato dell’Arabia Saudita, anche se non ha specificato quali altri mercati sarebbero in considerazione. L’obiettivo primario è dunque quello di quotarsi localmente ma, contemporaneamente, tenersi pronti per l’inserimento anche in altri contesti.
Reuters ha riferito ieri che l’Arabia Saudita prevede di quotare l’1% di Aramco alla Borsa valori di Riyadh prima della fine di quest’anno e un altro 1% nel 2020, come primi passi in avanti in un percorso che dovrebbe permettere una vendita pubblica di circa il 5% della società.
Ricordiamo anche che il colosso petrolifero ha ritardato la sua IPO, originariamente prevista per il 2018, a causa delle preoccupazioni saudite sul controllo pubblico delle sue finanze e a causa della complessità della sua struttura aziendale. Su tali temi è intervenuto il nuovo ministro dell’energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, che ha sottolineato l’importanza della regolamentazione per Saudi Aramco.
Per quanto infine concerne la finalità dell’operazione di primo sbarco sui mercati finanziari regolamentati, l’IPO Aramco avrebbe come obiettivo quello di raccogliere fondi, per un governo che cerca di ridurre significativamente il suo deficit di bilancio e diversificare la sua economia al di là della dipendenza dal petrolio.
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