L’economia russa sta manifestando chiari segnali di surriscaldamento, con un’inflazione annuale che ha sfiorato il 6% nell’ultima rilevazione.
Ad affermarlo è stato, poche ore fa, Anton Siluanov, ministro delle Finanze del Paese, che nel corso del Forum economico di San Pietroburgo ha ammesso che “se continuiamo con l’aumento della spesa, cosa otterremo? Un surriscaldamento dell’economia, i cui principali elementi sono peraltro già visibili con l’alta inflazione.
Effettivamente, la variazione dei prezzi al consumo ha accelerato ulteriormente nel mese di maggio, passando dal 5,5% di aprile al 5,9% dell’ultimo dato utile. All’inizio di questa settimana il governatore della Banca centrale russa, Elvira Nabiullina, aveva anticipato che l’inflazione stesse accelerando e che, contrariamente a quanto avviene in altri Paesi, non può essere considerato un problema temporaneo, conseguente alla riapertura delle economie e all’aumento della domanda dei consumatori.
“Nel nostro caso, è diverso“, ha dichiarato Nabiullina. “Pensiamo che la pressione dell’inflazione in Russia non sia transitoria, non sia temporanea. Vediamo fattori più persistenti, fattori monetari, ecco perché abbiamo iniziato ad aumentare i tassi per tornare alla posizione neutrale“.
A questo punto l’attenzione degli investitori è puntata alla prossima riunione della Banca centrale, in programma per l’11 giugno, al fine di comprendere che cosa accadrà dopo. Rumors sempre più insistenti sostengono che la banca potrebbe aumentare i tassi di interesse fino a 50 punti base dal livello attuale del 5%. L’obiettivo di inflazione della banca centrale è del 4%.
Per quanto invece concerne la crescita economica, gli analisti della banca sottolineano come “la crescita economica è ancora disomogenea. Le industrie focalizzate sull’esportazione e i prodotti intermedi, così come il settore dei servizi, si sono ripresi a ritmi superiori durante gli ultimi mesi“.
Ricordiamo che l’economia russa si è contratta di circa il 3% nel 2020 in seguito alla pandemia, per la peggiore flessione negli ultimi 11 anni. Per il 2021, invece, la Banca centrale russa ritiene che la crescita del PIL possa essere compresa tra il 3 e il 4%.
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