Nel dossier di metà anno, Goldman Sachs ha rilevato come le migliori opportunità di investimento sui mercati azionari siano presenti al di fuori degli Stati Uniti e, in particolar modo, nei mercati emergenti.
Più nel dettaglio, nel suo report l’istituto evidenzia una crescita globale del PIL del 6,6% nel corso del 2021 e del 4,8% nel successivo 2022. Tra le principali determinanti che potrebbero spingere al rialzo le attività economiche, l’accelerazione della ripresa del lavoro in alcuni mercati essenziali (come quello degli Stati Uniti), e la campagna di vaccinazione. Di contro, i rischi risiedono nel rallentamento della crescita della domanda e nella diffusione delle varianti al Covid-19.
Ciò premesso, come spesso è accaduto anche nel passato, Goldman Sachs conferma la propria opinione positiva sugli investimenti azionari a metà anno. Considerati i tanti approfondimenti che l’istituto ha prodotto negli ultimi tempi, non stupisce che l’orientamento degli analisti di Goldman Sachs sia più favorevole sui territori emergenti.
Per quanto infine riguarda il fronte valutario, Goldman Sachs ridimensiona al ribasso le previsioni per il dollaro rispetto all’euro, così come per le valute emergenti. Ottimismo è stato poi espresso nei confronti delle materie prime: a premiare le commodity sono sia ragioni cicliche che strutturali.
Vedremo dunque se, nei prossimi mesi, le valutazioni degli analisti di Goldman Sachs troveranno o meno conferma nei dati evolutivi dei mercati azionari statunitensi e dei principali Paesi emergenti.
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