In un recente discorso sul finire della scorsa settimana, Praet ha fornito alcune indicazioni su come ritiene che evolverà la politica monetaria della Banca Centrale Europea nel corso dei prossimi mesi.
Sebbene non vi siano state novità di rilievo nelle proprie affermazioni, è comunque di interesse notare come il membro della BCE abbia ribadito ancora una volta, e in misura molto esplicita, che le prossime mosse dell’istituto monetario siano condizionate dall’evoluzione dei dati e da un aggiustamento sostenibile del sentiero di inflazione, ricordando che sarà necessario arrivare nel medio termine all’obiettivo di una auto sostenibilità dell’inflazione intorno verso il target del 2%.
Praet ha poi specificato che la transizione verso una nuova politica monetaria inizierà quando il Consiglio avrà verificato che vi è un aggiustamento verso il 2%. Inoltre, Praet ha aggiunto come il Consiglio dovrà “essere sufficientemente fiducioso” che tale aggiustamento sia sostenibile con i propri mezzi, e che il processo non venga interrotto quando lo stimolo eccezionale dalla politica monetaria verrà meno.
Alla luce di ciò, sembra che in seno alla BCE vi sia pertanto una crescente consapevolezza di queste intuizioni, sebbene non in grado di rappresentare certamente una novità (sostanzialmente, Praet ha ripreso le condizioni già poste da Draghi).
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