Nella giornata di ieri l’alluminio ha raggiunto il massimo livello di prezzo da sei anni a questa parte, toccando quota 2,530 USD mentre l’allumina, la sua materia prima, ha raggiunto un record storico di 800 dollari a tonnellata metrica. Altri metalli industriali hanno seguito questa tendenza al rialzo, con il nichel che ha compiuto un balzo record dal 2009, a causa delle crescenti preoccupazioni del fatto che anche altre società russe potrebbero essere prese di mira dalle sanzioni statunitensi.
Sul mercato dell’alluminio, le sanzioni statunitensi contro il più grande produttore russo (che rappresenta circa il 6% della produzione annuale globale) stanno infatti interrompendo la consueta catena di approvvigionamento del metallo. A causa della brusca interruzione dei legami commerciali con la compagnia russa, alcune compagnie minerarie multinazionali (non direttamente prese di mira dalle sanzioni) potrebbero infatti essere comunque costrette a tagliare la produzione di alluminio.
In effetti, i nuovi ostacoli al commercio e ai finanziamenti stanno riducendo i flussi di forniture di allumina o di bauxite ben consolidate, e lo scenario potrebbe cambiare ancora nel prossimo futuro, dando dunque nuova linfa ai prezzi della materia.
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