BP, principale produttore di energia britannico, ha pubblicato la sua prima trimestrale 2021 evidenziando profitti migliori delle attese, grazie a prezzi delle materie prime più alti e una prospettiva di domanda più dinamica.
In particolare, i profitti di BP sono stati pari a 2,6 miliardi di dollari, contro i 115 milioni di dollari nel quarto trimestre e i 791 milioni di dollari per il primo trimestre del 2020. Gli analisti si aspettavano invece che l’utile del primo trimestre fosse pari a 1,4 miliardi di dollari.
Per quanto concerne i commenti della compagine, il colosso energetico londinese ha dichiarato che il risultato è stato influenzato dalla performance “eccezionale” del marketing e del trading del gas, da prezzi del petrolio “significativamente” più alti e da margini di raffinazione più importanti.
Di contro, il debito netto è sceso di 5,6 miliardi di dollari a 33,3 miliardi di dollari alla fine dei primi tre mesi dell’anno, con BP che ha dunque raggiunto il suo obiettivo di ridurre il debito netto a 35 miliardi di dollari. Per quanto poi attiene il futuro, BP ha specificato che intende riprendere i riacquisti di azioni per circa 500 milioni di dollari nel secondo trimestre.
Insomma, complessivamente si è trattato di una buona trimestrale per la società, con il CEO Bernard Looney che ha affermato che “è stato un anno di grande incertezza per il mondo e per l’azienda. Ci sono state molte, molte domande, naturalmente, e questo è comprensibile, ma penso che i risultati di oggi rispondano davvero a molte di queste domande (…) Dimostra che è possibile fare due cose insieme. È possibile consegnare ai nostri azionisti dei rendimenti di cassa competitivi e allo stesso tempo portare l’azienda verso un futuro a basse emissioni di carbonio”.
Nelle ore successive alla pubblicazione della trimestrale le azioni di BP sono cresciute di oltre il 2%.
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