La Riksbank svedese ha varato un aumento di 100 punti base dei tassi di interesse, portando il suo tasso di riferimento principale all’1,75% e avvertendo che l’inflazione sta viaggiando su livelli troppo elevati.
In un comunicato a margine della riunione la banca centrale ha affermato che l’impennata dell’inflazione sta “minando il potere d’acquisto delle famiglie e rendendo più difficile la pianificazione finanziaria sia per le imprese che per le famiglie”.
Il rialzo arriva proprio mentre la Federal Reserve degli Stati Uniti ha iniziato la sua riunione di politica monetaria di due giorni, con i mercati che si aspettano un aumento di 75 punti base, in quanto i responsabili politici si sforzano di tenere sotto controllo l’impennata dei prezzi.
La Riksbank ha dichiarato che la politica monetaria dovrà essere ulteriormente inasprita per riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2% e ha previsto ulteriori aumenti dei tassi di interesse nei prossimi sei mesi.
“L’andamento dell’inflazione in futuro è ancora difficile da valutare e la Riksbank adatterà la politica monetaria come necessario per assicurare che l’inflazione sia riportata all’obiettivo“, ha dichiarato l’istituto monetario.
Ricordiamo che l’inflazione dei prezzi al consumo in Svezia è salita al 9% annuo in agosto, per il livello più alto dal 1991. “L’aumento dei prezzi e dei costi di interesse si ripercuote sulle famiglie e sulle imprese, e molte famiglie dovranno sostenere costi di vita significativamente più elevati”, ha dichiarato la Riksbank, aggiungendo poi che “tuttavia sarebbe ancora più doloroso per le famiglie e per l’economia svedese in generale se l’inflazione rimanesse agli attuali livelli elevati”.
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