Il ribasso che il Credito Valtellinese ha registrato nelle ultime sedute era solo una premessa di quello che sarebbe poi avvenuto oggi. La quotazione Creval, infatti, è scesa sotto i 10 euro con una variazione negativa rispetto alla chiusura di ieri di oltre il 5%. Il prezzo delle azioni Credito Valtellinese mentre scriviamo si muove in area 9,53 euro, molto vicino ai minimi che furono raggiunti a metà mese di novembre quando, per la prima volta, si parlò apertamente di un aumento di capitale inevitabile per salvare la banca della Valtellina. In considerazione del crollo di Creval di oggi, la società ha ulterioremente allargato il passivo su base annua. In pratica rispetto a un anno fa il prezzo delle azioni Creval ha perso quasi il 70%. Alla luce di quello che è l’andamento del titolo Creval nelle sedute delle ultime settimane, si può affermare che sia in corso una vera fuga dell’azionariato. La corsa a vendere azioni Creval coincide con l’approssimarsi dell’aumento di capitale da 700 milioni di euro a cui la banca della Valtellina è chiamata per cercare di rafforzare il suo patrimonio. 

Proprio le ultime indiscrezioni sulla ricapitalizzazione da 700 milioni di euro potrebbero essere state mal interpretate dal mercato. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, l’aumento di capitale del Credito Valtellinese potrebbe partire il prossimo 19 febbraio, in pratica a un mese esatto da oggi. L’obiettivo è quello di evitare che la ricapitalizzazione possa finire con il ricadere troppo a ridosso delle elezioni politiche del 4 marzo. Il punto è che il mercato era da tempo perfettamente a conoscenza di questa necessità. Proprio per questo motivo il crollo di Creval oggi potrebbe essere inteso unicamente come il frutto del crescente nervosismo per l’approssimarsi dell’operazione.

Tutti gli investitori sono perfettamente consapevoli che senza l’aumento di capitale il Credito Valtellinese corre rischi enormi ma, al tempo stestto, in tanti nutrono dubbi sull’effetiva capacità della banca di realizzare l’operazione. La domanda che gli azionisti si pongono è sempre la stessa: ci saranno enti e investitori disposti a partecipare all’aumento di capitale di Creval? Proprio perchè la risposta a questo interrogativo non è sicuro, il mercato reagisce vendendo azioni Credito Valtellinese in modo massiccio. L’obiettivo di una fusione tra Creval e Banca Popolare di Sondrio, per quanto suggestivo, viene ancora considerato molto in là. Prima ci sono le forche della ricapitalizzazione. 

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