L’esclusione di Astaldi dall’indice azionario Star di Borsa Italiana è stata ufficializzata da FTSE Russel. Parlo di ufficializzazione perchè, in realtà, il fatto che le azioni Astaldi sarebbero uscite fuori dall’indice Star era già noto a tutti avendo avanzato la richiesta di esclusione la stessa società delle costruzioni. In questi ultimi giorni in tanti si si sono chiesti quando le azioni Astaldi avrebbero cessato di essere oggetto di quotazione sul segmento Star. Ebbene questa mattina Ftse Russel ha comunicato la fatidica data: le azioni Astaldi lasceranno lo Star il prossimo 9 ottobre. Sono quindi in corso le ultime ore di contrattazione del titolo sul paniere Star. Il prezzo delle azioni Astaldi su Borsa Italiana oggi registra un aumento del 7,1 per cento a quota 0,5895 euro. Nelle ultime tre sedute della Ottava in corsa le quotazioni della società delle costruzioni hanno registrato rialzi significativi ma essi sono avvenuti in ragione di due fattori scatananti: le forti vendite registrare fino allo scorso martedì, con il titolo che è crollato ai minimi storici, e la decisione della Consob di provare a bloccare la forte speculazione introducendo il divieto di effettuare vendite allo scoperto.

Lo short selling sulle azioni Astaldi non è stato però il solo responsabile del crollo delle quotazioni. A voler essere precisi il ricorso massiccio alle vendite allo scoperto è stato solo un modo della specupazione per approfittare della grave crisi societaria in cui Astaldi è piombata a seguito del crollo delle quotazioni della Lira Turca. La cessione del Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia era una sorta di ultima spiaggia per il gruppo italiano ma si è poi trasformata nella mazzata finale. Saltata l’operazione di cessione dell’importante infrastruttura, Astaldi ha visto pregiudicato anche il suo piano di rafforzamento patrimoniale. Senza aumento di capitale la stessa continuità aziendale di Astaldi è stata messa in pericolo come di fatto certificato dalla decisione degli analisti di Standard and Poor’s di tagliare il rating Astaldi a D

L’addio di Astaldi al segmento Star, a sua volta, certifica la riduzione del peso dell’azienda. La società lascia questo indice azionario perchè consapevole di non avere più i requisiti per restarci. Per questo motivo non c’è da attendersi contraccolpi negativi dalla decisione di esclusione che diventa prettamente tecnica. 

I problemi di Astaldi non sono tanto su Borsa Italiana (dove al massimo ci sono solo degli effetti e delle conseguenze) ma sono molte più reali. Le banche pressano la società che a sua volta ha un disperato bisogno di liquidità e nè avrà anche nel più lungo termine. Nella presente Ottava si era parlato di un possibile salvataggio da parte di Salini Impregilo che però aveva reagito ai rumors, con un comunicato stampa equilibrato nel quale si afferma che “la Società sta seguendo con attenzione le evoluzioni riguardanti società operanti nel settore delle costruzioni all’estero e in Italia, e tra queste anche il Gruppo Astaldi, con l’obiettivo di valutare ogni possibile opzione coerente con i propri obiettivi di disciplina finanziaria e creazione di valore per i propri stakeholders“. Insomma tutte le strade sono percorribili, tutte tranne una: quella del fallimento. L’obiettivo di tutti è salvare Astaldi anche in considerazione dei tanti contratti operativi che la società vanta in Nord Italia e a Roma (Linea C Metro). 

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