L’attesa e scontata decisione di Moody’s, che ha bocciato il rating italiano, non sembra aver prodotto scossoni sulla Borsa italiana. Certo, le condizioni sono di tale aleatorietà che da un momento all’altro il trend potrebbe invertire, ma gli investitori hanno così dimostrato di aver già ampiamente scontato il giudizio dell’agenzia di rating e, anzi, forse di tirare un sospiro di sollievo sul fatto che l’agenzia statunitense abbia dato un outlook stabile al nostro Paese, e non pessimistico.
E così, l’apertura di Borsa è abbastanza incoraggiante, e lo spread sul rendimento dei titoli di Stato italiani scivola di oltre 10 punti intorno a quota 290 punti, con rendimento del 3,35%.
Rimane comunque, quella di oggi, una giornata tutta da vivere: l’Italia entro le 12 dovrà rispondere a Bruxelles inviando una lettera di riscontro a quella con la quale l’Ue ha definito come “deviazione senza precedenti” i parametri di finanza pubblica previsti dall’esecutivo.
Come abbiamo peraltro commentato negli scorsi post, a Milano brilla FCA, dopo che in prima mattinata è stata annunciata la cessione di Magneti Marelli ai giapponesi di Calsonic Kansei, di proprietà degli americani Kkr. L’operazione trova così la sua ufficialità, dopo le numerose indiscrezioni degli scorsi mesi, quando si parlava però solo di pure ipotesi, peraltro abbinate a quella di scorporare l’azienda da FCA e quotarla separatamente.
Sul fronte delle commodities, inizio di settimana in rialzo per il prezzo del petrolio, che prosegue il recupero iniziato venerdì scorso, rimanendo però sotto quota 70 dollari al barile.
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