Salvataggio Astaldi: sul filo di lana l’offerta di Salini Impregilo, ecco cosa prevede

Aggiornamento ore 10,30 – Tornano i compratori sulle azioni Astaldi su Borsa Italiana oggi. A seguito dell’offerta di Salini Impregilo, la quotazione Astaldi registra, mentre è in corso la scrittura del post, un rialzo di oltre il 14 per cento. I titoli della società delle costruzioni sono finiti in asta di volatilità. Pochi minuti dopo l’ufficializzazione dell’offerta di Salini Impregilo, il consiglio di amministrazione di Astaldi ha deleberato immediatamente a favore. Si è trattato di un atto dovuto per mettere in moto la macchina del salvataggio. Con un comunicato stampa Astaldi ha precisato di aver approvato “la presentazione del piano e della proposta concordataria, di cui alla domanda di concordato preventivo con continuità aziendale, recante le indicazioni per il soddisfacimento dei creditori, nonché ulteriore documentazione prevista dalla legge“. La società, da tempo in grave crisi, ha anche sottolineato che “la proposta concordataria sia conveniente per i creditori e consenta di salvaguardare il valore e il know-how dell’azienda“.

Astaldi offerta Salini Impregilo: i principali punti

Alla fine l’offerta di Salini Impregilo per il salvataggio di Astaldi è arrivata quasi allo scadere del tempo a disposizione per non far scattare l’inevitabile. Dopo la concessione del prestito obbligazionario a Fortress, Astaldi riesce quindi a centrare un altro degli obiettivi del breve termine recependo la proposta del colosso delle costruzioni Salini Impregilo. Il fatto che accanto all’offerta di Salini non ve ne siano altre, lascia intendere che quella di Salini sia la classica proposta alla prendere o lasciare. Non solo. La stessa società ha puntualizzato che la sua offerta ad Astaldi è subordinata al contributo di altri investitori di lungo periodo e alla disponibilità delle banche di concedere altre linee di credito. In pratica Salini Impregilo è si pronta a salvare Astaldi ma solo se anche gli altri, a partire dalle banche, faranno la loro parte. 

L’offerta di Salini Impregilo ad Astaldi è articolata su quattro pilastri. In primo luogo la stessa società di Pietro Astaldi dovrà presentare un piano economico-finanziario il cui pobiettivo è il ritorno in bonis con la continuità delle attività EPC. Successivo tassello è poi la separazione degli asset. L’offerta prevede che tutti gli asset no-core finiscano in una entità separata dalla quale potranno poi trarre beneficio i creditori chirografi. Terzo punto dell’offerta di Salini Impregilo ad Astaldi riguarda il piano industriale. L’offerta prevede la realizzazione di un aumento di capitale per cassa che avrà un ammontare pari a 225 milioni di euro. In relazione alla ricapitalizzazione, Salini Impregilo nel comunicato stampa apparso sul sito istituzionale ha precisato che l’aumento di capitale sarà così composto: “per il 65% del capitale di Astaldi post aucap, riservato a Salini Impregilo, destinato in parte al pagamento dei debiti privilegiati e prededucibili e in parte a servizio del piano di continuità, con attribuzione a Salini Impregilo di una quota di controllo in Astaldi post esdebitazione concordataria“. E’ in questo passaggio che viene praticamente sintetizzato quello che è il senso più profondo dell’intervento di Salini Impregilo su Astaldi. Oltre alla ricapitalizzazione, poi, nella proposta formulata da Salini Impregilo c’è anche un riferimento all’attribuzione ai creditori chirografari di azioni e strumenti finanziari partecipativi.

Salini Impregilo ha anche precisato che l’intero intervento è funzionale a un consolidamento organico nel settore delle costruzioni infrastrutturali. L’obiettivo è quello di riuscire a raggiungere una dimensione ottimale riuscendo al contempo a preservare la solidità patrimoniale e finanziaria del gruppo delle costruzioni. 

Tutta l’operazione di salvataggio è vincolata al verificarsi di talune condizioni. 

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