Trimestrale Pirelli: come investire sul titolo dopo i conti del primo trimestre 2022?

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A Piazza Affari prosegue la stagione delle trimestrali. Tra le quotate che ieri sera hanno pubblicato i conti del primo trimestre 2022 c’è Pirelli. Poichè la quotata del settore pneumatici ha diffuso i risultati trimestrali dopo la chiusura delle contrattazioni (quindi successivamente alle 17,30), è logico attendersi una reazione da parte del mercato fin dal primo minuto di contrattazioni della seduta di oggi.

Per capire come investire sul titolo Pirelli (e quindi se è meglio puntare su un rialzo dei prezzi o su un ribasso) è fondamentale analizzare nel dettaglio le varie voci della trimestrale. Inoltre è consigliabile anche raffrontare quelli che sono i risultati definitivi con quelle che erano le previsioni della vigilia. Per finire, ove presenti, consigliamo anche di prestare molta attenzione ad eventuali comunicazioni sull’outlook 2022 della quotata.

Insomma, al dà dei conti specifici, i parametri da tenere in considerazione sono tantissimi. E’ per questo motivo che, se soprattutto se non si ha una certa pratica, consigliamo di esercitarsi con un conto demo per poi passare solo dopo all’investimento con soldi reali. Per operare si può prendere in considerazione il broker eToro che mette a disposizione la demo gratuita con 100 mila euro virtuali (qui il sito ufficiale)

Trimestrale Pirelli: conti primo trimestre 2022

Pirelli ha chiuso il primo trimestre 2022 con un significativo miglioramento di molti parametri economici. Nel dettaglio, i ricavi della quotata sono stati pari a oltre 1,52 miliardi di euro, in aumento del 22,2 per cento rispetto agli 1,25 miliardi di euro registrati nei primi tre mesi del 2021. La società ha precisato che l’aumento dei ricavi su base organica è ammontato al 19 per cento. Per consentire agli investitiori di valutare i dato sui ricavi conseguenti da Pirelli, ricordiamo che le attese della vigilia erano pe rricavi pari a 1,45 miliardi di euro, leggermente più bassi rispetto a quelli conseguiti. 

In rialzo anche il margine operativo lordo (MOL) adjusted della quotata che ha segnato una progressione da 266,5 milioni a 333,1 milioni di euro, evidenziando una dinamica positiva anno su anno del 25 per cento. Alla luce di questo dato, la marginalità di Pirelli ha segnato una progressione dal 21,4 per cento al 21,9 per cento. In questo caso le attese degli analisti erano per un Ebitda adjusted pari a 323 milioni di euro e per una marginalità che si sarebbe dovuta attestare al 22,3 per cento. 

Scedendo nel conto economico, l’utile netto di Pirelli a fine marzo 2022 era pari a 107,5 milioni di euro, valore che si raffronta con i 39 milioni di euro contabilizzati nei primi tre mesi dell’anno precedente. Anche in questo caso il dato ha battuto le attese degli analisti che si attendevano un risultato netto positivo per 103 milioni di euro.

Per quello che riguarda il debito, a fine marzo 2022 l’indebitamento netto di Pirelli era salito a 3,58 miliardi di euro, rispetto ai 2,91 miliardi di inizio anno. Il dato comunque è stato inferiore al consensus degli analisti che indicava un livello di indebitamento societario pari a 3,63 miliardi di euro. 

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Pirelli previsioni 2022

Oltre ad aver approvato i conti del primo trimestre 2022, Pirelli ha anche fornito delle indicazioni sull’anno in corso. Le stime, rispetto a quanto comunicato in occasione della presentazione del bilancio 2021, sono state riviste per tenere conto delle possibili strette monetarie da parte delle banche centrali (FED e BCE). 

Premesso questo, la società prevede ricavi nel range tra 5,9 e 6 miliardi di euro e un Ebit adjusted che, a fine anno, si dovrebbe attestare in area 15 per cento. Sempre a fine esercizio il livello di indebitamento netto di Pirelli si dovrebbe attestare a 2,6 miliardi di euro.

A seguito della pubblicazione dei conti del primo trimestre 2022, il titolo Pirelli, nei primi minuti di scambi, evidenzia un rialzo del 2,4 per cento a quota 4,57 euro. Grazie alla progressione in avanti, la performance della quotata rispetto ad un mese fa registra ora un rialzo del 2,8 per cento. Rispetto ad un anno fa, invece, i prezzi sono in calo dell’1,6 per cento. 

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
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