logo di Generali su alcuni grattacieli
Azioni Generali e trimestrale - BorsaInside.com

Non è di certo un avvio di scambi in positivo quello che sta caratterizzando la penultima seduta settimanale di scambi delle azioni Generali. Il Leone di Trieste, infatti, fin dal primo minuto di contrattazioni è stato accolto da una selva di vendite tanto da arrivare a cedere oltre l’1,4 per cento a 32,8 euro nel giro di mezzora. Il segno rosso ha il sapore della risposta del mercato ai conti trimestrali 2025 che la quotata del settore assicurativo ha pubblicato prima dell’apertura degli scambi. Per la cronaca la diffusione della trimestrale di Generali segna la fine della stagione dei conti trimestrali del Ftse Mib. Da sempre, infatti, la società triestina è l’ultima a diffondere i risultati.

E allora se vogliamo capire perchè le azioni si stiano deprezzando dobbiamo per forza di cose analizzare nel dettaglio i risultati della quotata.

Prima di farlo ci preme ricordare che sulle azioni Generali come su tutte le altre quotate del Ftse Mib è ora possibile fare trading nazionale accendendo alla proposta molto competitiva di eToro che non prevede costi di conversione valutaria.

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La trimestrale di Generali nel dettaglio

Generali ha chiuso il primo trimestre 2025 con un contesto generale in cui i premi lordi si sono confermati sugli stessi livelli di un anno fa. Più nel dettaglio l’utile netto adjusted si è attestato a 1,2 miliardi di euro, registrando un aumento del 7,6m per cento rispetto agli 1,12 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato ha superato le attese del consensus degli analisti, che indicavano un utile netto adjusted medio di 1,13 miliardi di euro.

Di conseguenza l’utile netto contabile della quotata è stato pari a 1,195 miliardi di euro, in ribasso rispetto agli 1,26 miliardi dei primi tre mesi del 2024. Tuttavia va tenuto conto che il dato di un anno beneficiava di un utile al netto delle tasse di 58 milioni derivante dalla cessione di TUA Assicurazioni.

A livello operativo, Generali ha messo a segno un risultato di 2,07 miliardi di euro, in crescita dell’8,9 per cento rispetto agli 1,9 miliardi dello stesso periodo del 2024. Anche questo dato si è rivelato superiore alle stime degli analisti, che prevedevano un risultato operativo di circa 2,03 miliardi di euro. La società ha precisato che a spingere in avanti la crescita è stato soprattutto il segmento Danni. Il Combined Ratio della compagnia si è attestato all’89,7 per cento, evidenziando un’efficienza operativa solida.

Come dicevamo all’inizio i premi lordi complessivi sono rimasti quasi invariati essendo saliti marginalmente dello 0,+2 per cento a quota 26,54 miliardi di euro, grazie alla buona performance del segmento Danni. Va però rilevato che a differenza degli altri parametri questo dato è risultato inferiore alle previsioni del consensus che puntavano su premi lordi per 27,55 miliardi di euro.

Sul fronte patrimoniale, al termine del primo trimestre 2025 il patrimonio netto di Generali ammontava a 31,12 miliardi di euro, con una progressione del 2,4 per cento rispetto ai 30,39 miliardi di inizio anno. Sempre alla stessa data gli Asset Under Management complessivi della quotata avevano raggiunto gli 858,27 miliardi di euro, in crescita dell’1,2 per cento rispetto al 31 dicembre 2024.

Per finire l’importante parametro del Solvency Ratio è rimasto praticamente stabile al 210 per cento, sostanzialmente in linea con il valore di inizio anno. Generali ha spiegato che la stabilità del Solvency Ratio riflette l’impatto di cambiamenti regolamentari negativi, l’accantonamento del dividendo del periodo e l’acquisizione delle quote di minoranza nel business Danni in Cina. Anche in questo caso il dato è stato più basso del consensus degli analisti che puntava su un Solvency Ratio al 212 per cento.

Tirando le somme, i risultati del primo trimestre 2025 hanno ribadito la la solidità del modello di business di Generali e la capacità del gruppo di generare valore anche in un contesto macroeconomico complesso come è quello attuale. Ad alcuni parametri che sono risultati migliori delle attese come ad esempio l’utile netto adjusted ne sono corrisposti altri che invece hanno deluso le stime.

L’outlook sui conti trimestrali di Generali

Dpo i solidi risultati conseguiti nel primo trimestre del 2025, Generali ha ribadito la propria fiducia nelle prospettive future, confermando gli obiettivi strategici delineati nel piano industriale per il triennio 2025–2027.

In particolare, la compagnia assicurativa prevede una crescita annua composta dell’utile per azione (EPS) compresa tra l’8 per cento e il 10 per cento. Si tratta di un target ambizioso, che riflette la solidità del modello di business e l’impegno del gruppo verso una crescita sostenibile e profittevole nel medio termine.

Il management ha inoltre comunicato che, nel corso del triennio, Generali stima di generare flussi di cassa netti disponibili superiori agli 11 miliardi di euro. Una parte significativa di queste risorse verrà destinata alla remunerazione degli azionisti: il piano prevede infatti la distribuzione di dividendi cumulati per oltre 7 miliardi di euro tra il 2025 e il 2027, a condizione che non emergano raccomandazioni regolamentari contrarie.

A questo si aggiunge un ulteriore impegno: il gruppo ha annunciato l’intenzione di avviare un programma di riacquisto di azioni proprie (buyback) per almeno 1,5 miliardi di euro nel corso del piano strategico.

Per finire, il dividendo per azione è atteso in crescita con un tasso medio annuo superiore al 10 per cento.

Come si può intuire anche dalle indicazioni su tutto l’esercizio 2025 e sui prossimi, i target di Generali sono piuttosto alti, almeno in teoria, apprezzabili dal punto di vista dell’investitore. Come spiegare allora il ribasso in atto sulle azioni Generali a seguito della diffusione dei conti? Lo scenario più probabile è che ad impattare negativamente siano le incertezze su quelle che saranno le decisioni della compagnia in merito all’OPS su Banca Generali lanciata da Mediobanca e che, come noto, è pagata con azioni Generali.

Insomma di spunti per chi volesse posizionarsi sulle azioni Generali ce ne sono più di uno.

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