Unieuro ha reso noti i ricavi preliminari relativi all’esercizio 2022/2023 (chiuso il 28 febbraio) oltre ad altre informazioni di bilancio. Contestualmente il gruppo retail italiano ha anche fornito delle indicazioni in materia di dividendi.
Insomma, sia pure in veste preliminare, la quotata ha fornito tutta una serie di potenziali driver agli investitori. Non deve quindi stupire se proprio le azioni Unieuro sono tra le più dinamiche in avvio di scambi a Piazza Affari. La quotata, infatti, fin dal primo minuto di contrattazioni è balzata ai piani alti del Segmento STAR di Borsa Italiana mettendo a segno un balzo di oltre il 5 per cento a quota 11,21 euro. Grazie alla progressione, la prestazione di Unieuro su base mensile si aggiorna ora positivamente (+ 1 per cento il parziale). Una magra consolazione visto che su base annua, le azioni Unieuro risultano invece essere deprezzate dei 36 per cento. Lato operativo, quindi, stiamo parlando di una quotata che avrebbe molto potenziale di crescita.
Buona regola degli investimenti è quella di tenere sempre d’occhio i titoli cosiddetti a sconto in quanto si tratta di quelli che potrebbero registrare il margine di crescita più ampio. Ovviamente tutto questo è possibile solo se i fondamentali dell’azienda sono solidi e se ci sono fattori catalizzatori in grado di spingere i prezzi.
Il nostro intento è capire se questi fattori catalizzatori si possono rintracciare o meno proprio nei conti preliminari di Unieuro.
Prima di analizzare questo aspetto, però, ci preme ricordare che, a prescindere dal caso specifico di Unieuro, ora è possibile comprare anche le azioni italiane senza commissioni grazie al broker eToro. Fino a pochi mesi fa questa piattaforma consentiva solo di speculare sui titoli azionari attraverso i Contratti per Differenza. Inoltre eToro è anche il broker che consente di iniziare ad operare con soli 50 dollari di deposito minimo e questo rende gli investimenti accessibili a tutti.
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Unieuro conti preliminari 2022: ecco come è andata
Unieuro ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 2,88 miliardi di euro, in calo del 2,2 per cento rispetto ai 2,95 miliardi ottenuti nel precedente esercizio 2021/2022. Il management ha evidenziato che la flessione del fatturato è da imputare al calo della categoria Brown che purtroppo è stato compensato solo in modo parziale dalla crescita di tutte le restanti categorie merceologiche.
La comparazione delle vendite con quelle del precedente esercizio sulla base di un perimetro di attività omogeneo (tecnicamente si parla di ricavi like-for-like) ha messo in evidenza una flessione ancora maggiore e pari al 3,2 per cento.
Nonostante la flessione, Unieuro ha comunque messo in evidenza che i ricavi sono stati in linea con la guidance e consentono alla società di confermare le previsioni reddituali e finanziarie per l’esercizio appena chiuso di un EBIT adjusted che dovrebbe essere pari a 35 milioni di euro e di una cassa netta in un range che si dovrebbe collocare in una forchetta compresa tra 110 e i 130 milioni alla fine di febbraio 2023.
Maggiori informazioni sull’esercizio 2022/2023 verranno comunicate con la pubblicazione dei conti definitivi della quotata.
Sempre nell’ambito dei risultati preliminari sono state fornite anche alcune indicazioni in merito al dividendo 2022/2023 in stacco nell’anno corrente.
Dividendo Unieuro 2023: le indicazioni
In merito alla politica di remunerazione degli azionisti, il management di Unieuro non è sceso nel dettaglio. Tuttavia ha fornito un’indicazione molto importante affermando che pur in un contesto macro caratterizzato da una forte incertezza, risulta prevedibile ad oggi la distribuzione di un dividendo che sarà in linea con la policy in vigore. Una buona notizia, quindi, in attesa dei dati definitivi su ammontare del dividendo e data di stacco della cedola.
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