Prende oggi il via una settimana non ricchissima di spunti per il nostro calendario macroeconomico. Ad ogni modo, val comunque la pena rammentare come nell’area Euro ci siano alcuni dati fondamentali, come l’indice ZEW, che dovrebbe rimanere su un trend discendente, considerato il permanere di una maggiore volatilità sui mercati. Tra gli altri dati, la seconda stima dovrebbe confermare l’inflazione in aumento di tre decimi all’1,4% nella media area euro e di quattro decimi in Italia all’1,1%.
Di contro, sono sicuramente più intensi i dati in uscita negli Stati Uniti. Qui infatti verranno pubblicate le prime indagini del settore manifatturiero di aprile, che dovrebbero restare ampiamente positive, ma registrare modeste correzioni. Probabilmente le correzioni potrebbero essere determinate dal significativo aumento di incertezza riguardo alla politica commerciale degli USA e ai timori dell’introduzione di dazi punitivi.
Per quanto attiene i dati sulle vendite al dettaglio, gli analisti stimano una riaccelerazione che farebbe seguito a tre mesi di debolezza, e potrebbero così dare sostegno alla stima di consumi in crescita relativamente elevata nella parte centrale dell’anno. I dati di produzione industriale e dei nuovi cantieri a marzo, infine, dovrebbero essere in moderato aumento.
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