I 10 migliori titoli per dividendi (in 10 diversi settori del mercato)

Meno di un tempo, moltissimi investitori amano selezionare le azioni da inserire in portafoglio sulla base dei dividendi che possono corrispondere nei confronti della propria clientela. D’altronde, è difficile smentire le convinzioni di chi ritiene che un dividendo regolare possa rappresentare un profitto costante (si spera) e in grado di integrare pesantemente il guadagno in conto capitale.

Ma quali sono i 10 titoli che propongono i migliori dividendi all’interno di ciascuno dei 10 settori industriali che compongono l’indice americano S & P 500? Cerchiamo di scoprirli insieme.

Realty Income

Dividend Yield: 4,5%

Il settore immobiliare è uno di quelli che “paga” i migliori dividendi a Wall Street. In particolare, i fondi comuni di investimento immobiliare (REIT) sembrano essere tra i più affidabili pagatori di dividendi, e molti di questi sono anche disponibili a “buon” mercato.

Realty Income Corp (NYSE: O) è sicuramente uno di questi. La società possiede proprietà molto diversificate, considerato che rientrano nel suo perimetro farmacie, palestre, cinema e altre proprietà ad alto flusso.

Attualmente Realty Income garantisce rendimenti da dividendi del 4,5% e ha aumentato il dividendo per 78 trimestri consecutivi. Non male, no?

International Paper

Dividend Yield: 3,4%

Anche se il settore è considerato come appartenente alla “vecchia economia”, in realtà contiene molti titoli azionari piuttosto stabili che possono trarre beneficio in modo inaspettato dall’aumento del commercio su Internet.

A titolo esemplificativo, considerate International Paper Co (NYSE: IP). Apparentemente, potrebbe essere il caso di pensare una società sulla “carta” sarebbe l’ultimo stock a beneficiare dell’ascesa di Amazon. Ma pensateci: tutto ciò che viene spedito a casa deve essere imballato, e International Paper è un leader mondiale nel packaging.

A prezzi correnti, i rendimenti da dividendo di IP sono pari al 3,4%. E mentre la compagnia ha dovuto tagliare i dividendi durante la fusione del 2008, è anche vero che li ha aumentati in modo aggressivo dal 2010 a questa parte.

McDonald’s

Dividend Yield: 2,5%

Il settore dei beni voluttuari non è normalmente considerato come una destinazione di riferimento per gli stock di dividendi. Le società che operano in questo settore tendono ad essere piuttosto cicliche, rendendole così un po’ meno ideali per gli investitori che cercano la coerenza più di ogni altra cosa.

Detto questo, ci sono alcune vere e proprie perle, come il gigante del fast-food McDonald’s Corporation (NYSE: MCD).

In un settore in cui i gusti dei consumatori possono essere particolarmente volubili, McDonald’s è riuscito a rimanere protagonista per più di mezzo secolo, aggiornando regolarmente il suo menu e cambiandolo con il passare dei tempi. E, ancora oggi, i nuovi percorsi alimentari di McDonald’s continuano a innovare, mediante l’ordinazione tramite app mobili e altri cambiamenti tecnologici.

Al 2,5%, le azioni di McDonald’s non presentano il rendimento da dividendo più alto della loro storia, ma tutto ciò è dovuto solo al fatto che il prezzo delle azioni è cresciuto di oltre la metà negli ultimi due anni. Non solo: McDonald’s ha aumentato il suo dividendo per 40 anni consecutivi e in media del 22% all’anno in tale frangente temporale.

Walmart

Dividend Yield: 2,6%

Passiamo ora ai beni di prima necessità, un settore ricco di tradizionali azioni. Tra di essi, c’è anche il gigante della vendita al dettaglio Wal-Mart Stores Inc (NYSE: WMT), uno dei pochi rivenditori dai quali ci si può ragionevolmente aspettare di poter competere con Amazon.

A prezzi correnti, Walmart produce un rendimento da dividendo del 2,6%. Tenete però conto che è una società che ha aumentato il suo dividendo per 44 anni consecutivi, e non ci si aspetta che la catena positiva sia infranta in tempi brevi.

Kinder Morgan

Dividend Yield: 2,6%

Il settore energetico è stato per molto tempo un buon bacino di pesca per chi ama “lavorare” con i dividendi … o almeno lo è stato fino a circa due anni fa. Il crollo dei prezzi del petrolio greggio causato da un’ondata di produzione onshore americana ha costretto molte compagnie energetiche a tagliare i loro dividendi o, per lo meno, a astenersi dal sollevarli in modo molto aggressivo.

Un esempio di questa situazione è sicuramente il gigante delle condutture Kinder Morgan Inc (NYSE: KMI).

Kinder Morgan è stato uno dei maggiori beneficiari del boom della produzione onshore di petrolio e gas, ma la società alla fine del 2015 ha dovuto tagliare il dividendo del 75%. Nell’ultimo anno Kinder Morgan ha usato i suoi flussi di cassa generati internamente per rafforzare il suo bilancio e continuare a costruire la sua infrastruttura di livello mondiale.

Il rendimento KMI da dividendi è pari al 2,6%, un po’ meno del 3,8% pagato oggi dalla società petrolifera Exxon Mobil Corporation (NYSE: XOM). Tuttavia, gli analisti ritengono che nei prossimi trimestri la situazione possa migliorare, e che la crescita dei dividendi supererà ampiamente quella di Exxon.

JPMorgan Chase

Dividend Yield: 2,3%

Anche se il settore finanziario ha determinato qualche brutta sorpresa tra gli investitori, in realtà, JPMorgan Chase & Co. (NYSE: JPM) è probabilmente la scelta migliore da fare per avere un dividendo sicuro e in crescita in questo comparto.

A prezzi correnti, JPM produce un rispettabile 2,3% di rendimento da dividendi, ponendo la società tra i maggiori dividend yielders tra le principali banche. E, dal 2012, JPM ha aumentato il dividendo del 73%.

Johnson & Johnson

Dividend Yield: 2,6%

L’assistenza sanitaria è tradizionalmente un settore affidabile per i titoli azionari. E con i dati demografici sull’invecchiamento dell’America, ci si aspetterebbe che il settore abbia decenni di forte crescita di fronte.

In questo ambito, JNJ è una delle uniche due società in America che vanta un rating AAA. La sua resa da dividendo, al 2,6%, non è eccezionalmente alta. Ma questa è anche una società che ha aumentato il suo dividendo per 55 anni consecutivi, e nessuno si aspetta che il trend possa cambiare presto.

General Electric

Dividend Yield: 3,4%

Gli industriali, come i beni di consumo discrezionali, tendono a essere ciclici e questo li rende un po’ meno ideali per chi vuole ambire agli obiettivi di questo approfondimento. Tuttavia, ci sono sicuramente alcuni nomi degni in questo settore che vi consigliamo di considerare, e General Electric Company (NYSE: GE) è sicuramente tra questi.

GE non è solo un’azienda sicura e conservativa, ma è anche leader mondiale nelle infrastrutture, nei sistemi energetici, nelle energie rinnovabili, nell’aviazione e nell’assistenza sanitaria. Ancora più importante, ha un nuovo leader – John Flannery – che ha il potenziale per aggirare la sottoperformance più recente di General Electric.

A prezzi correnti, i rendimenti GE da dividendo sono pari al 3,4%, rendendo così il titolo uno di quelli che ha il rendimento più elevato dello S & P 500.

Apple

Dividend Yield: 1,8%

La tecnologia potrebbe non essere il settore a più alto rendimento nell’indice S & P 500, ma i titoli tecnologici sono tra i più aggressivi strumenti di raccolta di dividendi, da quando Microsoft Corporation (NASDAQ: MSFT) ha dato il via a questa tendenza con un dividendo “speciale” nel 2003.

Da allora, Microsoft è cresciuta fino a diventare uno dei più generosi produttori di dividendi in America, e gli analisti ritengono uniformemente che la società meriti una seria considerazione in un portafoglio di azioni pro-dividendo. Tuttavia, guai a sottovalutare uno dei principali rivali, Apple Inc. (NASDAQ: AAPL). Sebbene il suo dividend yield sia di “solo” l’1,7%, Apple è stata una vera e propria macchina per la raccolta di dividendi, aumentando il suo dividendo con un ritmo annuale del 10% negli ultimi tre anni. Inoltre, Apple è stato estremamente aggressivo nel riacquistare le proprie azioni, comprando il 5,4% dei propri titoli ogni anno negli ultimi tre anni.

Duke Energy

Dividend Yield: 4%

Arriviamo infine alle utility, uno dei settori più spesso associati con ottimi dividendi. A causa della loro stabilità e prevedibilità, i servizi pubblici sono discreti pagatori di dividendi… o almeno lo erano. Le nuove tecnologie solari (e non solo) stanno infatti cambiando il panorama competitivo per il settore delle utilities. L’energia solare a lungo termine, economica ed efficiente, ed è una grave minaccia competitiva per le utility elettriche tradizionali, sebbene nel frattempo gli investitori potranno godere di rendimenti ragionevolmente buoni proprio da alcuni leader come la Duke Energy Corp (NYSE: DUK).

Duke Energy produce un rispettabile 4% di dividend yield a prezzi correnti, e ha aumentato il suo dividendo negli ultimi 10 anni.

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