Le azioni di Apple Inc. sono calate sotto il livello della propria media mobile a 200 giorni dopo la pubblicazione di una notizia secondo la quale un importante fornitore di semiconduttori avrebbe avvertito una domanda di smartphone di fascia top inferiore alle attese nel corso della settimana precedente, ponendo dunque le basi per poter valutare con minore entusiasmo (forse) il futuro della nuova e costosissima generazione di iPhone, proprio mentre ci dirigiamo all’aggiornamento, a metà ciclo, entro la fine dell’anno.
Altri studi, peraltro, confermano come i consumatori non siano più così particolarmente entusiasti di sborsare fino a 1.000 euro per potersi aggiudicare un prodotto che può garantire “solo” miglioramenti incrementali, e non più rivoluzioni tecnologiche nell’esperienza di consumo. Insomma, il rischio è che il modello “iPhone X Plus” sia semplicemente un device con uno schermo più grande e… un cartellino del prezzo molto più importante, ma senza la giusta spinta nei confronti dell’appeal ai consumatori.
Ricordiamo che la società americana riferirà i risultati di periodo il ââprossimo 1 maggio, dopo la chiusura delle negoziazioni in Borsa. Gli analisti puntualmente attualmente a guadagni di 2,69 dollari per azione, su un livello di ricavi di 61,1 miliardi di dollari. Ricordiamo che, quando l’azienda ebbe modo di riferire le sue rilevazioni contabili per l’ultima volta, il 1 ° febbraio, i guadagni erano di 3,89 dollari per azione, superiori di quattro centesimi per azione alle stime, a fronte anche di un aumento del 12,7% dei ricavi.
Sarà così anche questa volta? I risultati di Apple supereranno le attese degli analisti? Gli osservatori questa volta sembrano essere più scettici…
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