Come ogni lunedì Borsainside offre ai sui gentili lettori l’analisi tecnica sul prezzo delle due più importanti materie prime: petrolio e oro. La settimana che si è appena conclusa è stata molto movimentata per tutti i mercati. A causa del ritorno della guerra commerciale tra Usa e Cina ci sono stati effetti indiretti un pò ovunque. Il prezzo del petrolio, inoltre, è stato alle prese con le fortissime tensioni in Medio Oriente anche se, proprio a causa della fine della tragua commerciale Usa-Cina, le quotazioni, almeno per ora, non hanno registrato alcun rally. 

ANALISI TECNICA PREZZO PETROLIO SETTIMANA 20-24 MAGGIO 2019 

Di seguito l’analisi tecnica sul prezzo del greggio per la settimana dal 20 al 24 maggio. Punto di partenza per la definizione di previsioni è ovviamente l’andamento della quotazione petrolio in tempo reale. 

PREZZO DEL GREGGIO IN TENUTA, SUPPORTATO DA TENSIONI IN MEDIORIENTE ED AUMENTO DOMANDA OPEC

Area 60 dollari si è ancora una volta rivelato un ottimo supporto per le quotazioni del petrolio nella versione WTI, che hanno toccato un minimo settimanale a quota 60,64 dollari. L’ ottava si è chiusa invece a quota 62,73 dollari al barile ( -0,22% ), mentre la performance delle ultime 5 sedute è stata pari a +1,8%. Massimo relativo che ha toccato i 63,64 dollari

LE NOTIZIE PIU’ IMPORTANTI PER IL PREZZO DEL PETROLIO

Le quotazioni del petrolio hanno principalmente beneficiato dei venti di guerra che spirano dal Medio Oriente, dove sono aumentati i rischi di un conflitto che vede opposti Iraq ed Iran, con Baghdad sostenuta dalle forze statunitensi, che per precauzione nei giorni scorsi hanno provveduto ad evacuare il personale dell’ambasciata presente nella capitale irachena. Le minacce iraniane si sono sempre fatte più insistenti e contro il regime di Bashar al-Assad ha puntato il dito anche l’ Arabia Saudita, accusandolo di essere dietro agli attacchi terroristici condotti attraverso dei droni che hanno bombardato gli impianti petroliferi del produttore saudita Saudi Aramco. Prezzo del greggio sostenuto anche da un recente report dell’ OPEC che vede la domanda mondiale di petrolio in aumento per quest’ anno oltre le ultime aspettative.

I DATI SULLE SCORTE SETTIMANALI DI PETROLIO USA

Le dinamiche internazionali appena evidenziate tra le righe del precedente paragrafo hanno controbilanciato l’ effetto negativo sui prezzi dovuto all’ inaspettato forte incremento delle scorte di materia prima “ Made in USA “. Secondo il rapporto diffuso settimanalmente dall’ EIA, gli stock nell’ ottava terminata il 10 Maggio sono balzati di 5,4 milioni di barili, mentre le attese degli analisti erano per un modestissimo incremento di 29 mila barili. Le riserve di benzina invece sono scese di circa 1,1 milioni di unità a dispetto di un calo più contenuto pari a -0,4 milioni di unità indicato dagli analisti. Gli stock di distillati sono invece aumentati di 85 mila unità, contro il calo di circa 0,6 milioni di unità attese dal mercato. Le anticipazioni fornite dall’ American Petroleum Insitute ( API ) davano invece scorte di petrolio in forte crescita per +8,6 milioni di barili, stock di benzina in aumento di 0,6 milioni di unità e riserve di distillati in progresso di 2,2 milioni di unità.

PREVISIONE SETTIMANALE DI TRADING SUL PETROLIO

Buona la performance realizzata dal nostro sistema operativo con sottostante il WTI che ha preso profitto su 3 target price pronosticati dalla strategia Long: 2 nella versione intraday ed 1 nella versione Over; nonché sul primo obiettivo della strategia Short intraday.

La visione rialzista suggerisce di aprire posizioni Long nel caso in cui si registri un close orario maggiore di 62,95 $; Target Price attesi in area 63,34 e 63,58 dollari; Stop Loss nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 62,33 $. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 63,58$, per sfruttare possibili allunghi fino a 64,20 e 64,60 dollari; Stop Loss in caso di ritorno sotto 62,73 $ in chiusura di candela oraria. Ed ancora Long sulla forza, in caso di break-out rialzista di 64,60 $ confermato in chiusura oraria, per accompagnare gli acquisti fino a 65,01 e 65,41 dollari, estesi a 66,07 $; Stop Loss in caso di ritorno sotto 63,58 $ in chiusura di candela oraria. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 59,12 $, per sfruttare possibili veloci rimbalzi in area 59,72 e 60,10 dollari, estesi a 60,34 $; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 58,50 $.

La visione ribassista, invece, consiglia di attivare posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 62,33 $, per sfruttare eventuali discese in 61,94 e 61,32 dollari; Stop Loss in caso di ritorno oltre 62,95$ in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera inferiore a 61,32 $, per anticipare possibili cali fino a 60,94 e 60,34 dollari; Stop Loss nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 62,32 $. Ed ancora, Short nel caso in cui la pressione in vendita dovesse spingersi sotto 60,34 $ in chiusura di candela oraria, per accompagnare le vendite fino a quota 60,10 e 59,72 dollari, estese a 59,12 $; Stop Loss in caso di ritorno oltre 61,32 $ in close orario. Suggeriti Short Speculativi in caso di allungo in area 66,07 $, per cercare di sfruttare eventuali pull-back di prezzo in area 65,41 e 64,60 dollari, estesi a 63,58 $; Stop Loss nel caso in cui si registri una chiusura oraria oltre quota 66,75 $.

ANALISI TECNICA PREZZO ORO SETTIMANA 20-24 MAGGIO 2019

Di seguito l’analisi tecnica sulla quotazione oro per la settimana dal 20 al 24 maggio 2019

ORO CEDE NUOVAMENTE IMPORTANTE SUPPORO TECNICO IN AREA 1.280 DOLLARI

Dopo un inizio che aveva lasciato ben sperare, con un massimo relativo toccato a quota 1.304,15 dollari, la settimana che ci siamo appena lasciati alle spalle ha visto le quotazioni dell’ oro cedere lo 0,75% rispetto al close dell’ottava precedente, alla luce di una chiusura di Venerdì 17 Maggio a quota 1.277,35 dollari. Chiusura non molto lontana dai minimi delle ultime 5 sedute a quota 1.277,35 dollari, nonché prezzo più basso delle ultime due settimane.

LE NEWS ED I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER LE QUOTAZIONI DELL’ ORO

Oro acquistato in apertura di scambi settimanali dopo la diffusione del dato sulle vendite al dettaglio del mese di Aprile, in flessione dello 0,2%, mentre gli analisti avevano pronosticato un aumento dello 0,2%. Rivista al rialzo la precedente lettura di Febbraio, che ha evidenziato un incremento dell’1,7% a dispetto del +1,6% della prima comunicazione. La suddetta lettura, filtrata dalle vendite nel comparto auto ha invece rivelato un incremento dello 0,1%, ma tuttavia minore del +0,7% indicato dal consensus. La precedente stima mensile, invece, à stata corretta al rialzo e portata da +1,2% della prima lettura a +1,3%. Il dato sulle vendite al dettaglio al netto delle spese per auto e carburanti ha invece mostrato un calo dello 0,2%, deludendo le aspettative degli analisti, pari a +0,3%. La lettura di Marzo, invece, è stata rivista a +1,1% da +0,9% della comunicazione flash.

Oro giù dopo la lieve ripresa fatta registrare dalla produzione industriale di Aprile, in flessione dello 0,5% su base mensile, frenando nettamente rispetto al +0,2% di Marzo ( corretto al rialzo da -0,1% della lettura preliminare ). Gli analisti, invece, avevano pronosticato una variazione nulla.

Migliora, invece, l’attività manifatturiera nel distretto federale di New York nel mese di Maggio. La locale Federal Reserve ha infatti reso noto che il cosiddetto Empire State Manufacturing, nel mese in esame, + aumentato a17,8 punti dai 10,1 punti di Aprile. Battute le attese degli analisti, che invece si aspettavano un rallentamento a +8 punti.

Variazione settimanale negativa, pari a -0,6%, per il saldo delle nuove richieste di mutui ipotecari, secondo la stima della Mortgage Bankers Association ( MBA ), nell’ ottava terminata il 10 Maggio. La suddetta lettura è arrivata dopo l’ incremento del 2,7% registrato la settimana precedente.

Il Dipartimento per il Commercio ha rivelato che ad Aprile i nuovi cantieri edili negli USA sono aumentati del 5,7% ad un tasso annualizzato su Marzo, portandosi a 1,235 milioni di unità. Battuto il consensus degli analisti, che non si spingeva oltre il +5,4%. I permessi per le costruzioni, invece, sono aumentati dello 0,6% a 1,296 milioni di unità, al di sotto delle aspettative, pari a +1,7%.

Lettura superiore alle attese per l’ indicatore che misura la fiducia commerciale dei produttori nel distretto federale di Philadelphia. Il cosiddetto Philly Fed Index si è infatti assestato a 16,6 punti in netto miglioramento dagli 8,5 punti della precedente stima mensile. Le attese degli analisti, invece si fermavano a 9 punti. Il suddetto indicatore ha molta rilevanza anche in ambito nazionale, in quanto il distretto manifatturiero di Philadelphia risulta essere il terzo per ampiezza nel Paese. Una lettura sopra la soglia dello zero è sinonimo di espansione del comparto, mentre una stima al di sotto dello zero significa contrazione del settore. Il risultato che ne consegue rispecchia le condizioni generali di salute dell’ economia e delle imprese ed è il frutto delle valutazioni dei partecipanti sulle condizioni attuali del comparto, sui cambiamenti rispetto al mese precedente e sulle aspettative per i successivi sei mesi.

Il dipartimento per il Lavoro ha comunicato che nell’ottava terminata l’ 11 Maggio, le nuove richieste di sussidio di disoccupazione si sono assestate a 212 mila unità, in calo di 16 mila unità rispetto alla precedente ottava ( +228 mila unità ), scendendo anche al di sotto delle attese degli analisti, pari a 220 mila unità. Il totale dei richiedenti indennizzo, al 4 Maggio, si sono invece portati a 1,660 milioni di unità, scendendo sotto 1,688 milioni di unità della precedente stima settimanale ( corretta da 1,684 milioni della lettura flash ), mentre gli analisti avevano pronosticato una discesa più contenuta, a 1,673 milioni di unità.

In linea con le aspettative degli analisti la lettura del Leading Index di Aprile. Il cosiddetto indice superindice, lo scorso mese, ha infatti rivelato un incremento dello 0,2%, rallentando tuttavia rispetto al +0,3% di Marzo ( corretto da +0,4% ). Conosciuto anche come superindice, il risultato del suddetto indicatore è il frutto del mix di ben 10 diversi indicatori, il cui scopo è quello anticipare l’andamento del ciclo economico su un orizzonte temporale che va dai 3 ai 9 mesi successivi alla sua elaborazione.

Oro che ha riaccelerato verso il basso dopo la ripresa dell’ indice di fiducia dei consumatori curato dall’ Università del Michigan, che in via preliminare, a Maggio, si è assestato a 102,4 punti, in crescita dai 97,2 punti di Aprile, corrispondenti anche alle attese degli analisti.

QUADRO GRAFICO DELL’ORO SUL BREVE-MEDIO PERIODO E MEDIO-LUNGO PERIODO

Sentiment di brevissimo periodo ancora debole per le quotazioni dell’oro, scesi nuovamente sotto l’ importante soglia tecnica rappresentata da area 1.280 dollari. Finché il prezioso metallo giallo verrà scambiato sotto area 1.300 dollari, la situazione rimane delicata anche sul breve-medio periodo, con il rischio di ulteriori discese.

L’ andamento dei prezzi dell’ oro lo scorso anno era stato principalmente caratterizzato dalla mancata rottura della forte area di resistenza di medio-lungo periodo individuata in area 1.360-1.370 dollari, che lentamente aveva spinto le quotazioni alla base di partenza, ripiegando inesorabilmente, prima in area 1.300 dollari e successivamente scendendo sul supporto di medio periodo che passava in area 1.290-1.280 dollari.

La discesa settimanale al di sotto dell’ importante supporto individuato in area 1.220 dollari aveva innescato ulteriori affondi sui minimi da Gennaio, in area 1.160 dollari, con step intermedio in area 1.200 dollari; nonché importante supporto di lunghissimo periodo, sotto il quale il prezioso metallo giallo avrebbe corso il pericolo di scivolare nuovamente a 1.120 dollari. Sul breve periodo, lo stabile recupero di area 1.220 dollari, accompagnato dal ritorno in area 1.250 dollari, invece, ha allentato la pressione ribassista, favorendo il ritorno in un primo momento verso area 1.330 dollari e successivamente sui recenti massimi in area 1.350 dollari.

Lo scenario rialzista, sul medio-lungo periodo, tuttavia, si rafforzerà soltanto in caso di deciso break-out della forte resistenza in area 1.360-1.370, attivando obiettivi di lungo periodo posti in area 1.400 – 1.450 dollari, mentre il sentiment di brevissimo potrebbe ritornare in fase neutrale soltanto in caso di ritorno oltre area 1.280-1.250 dollari. Con i mercati azionari globali che non lasciano intravedere segnali di debolezza, il deciso turn-over verso un asset storicamente difensivo come l’ oro, sul lungo periodo, potrebbe essere ancora rimandato.

PREVISIONE SETTIMANALE DI TRADING SULL’ ORO

Buona la performance settimanale realizzata dal nostro trading system con sottostante l’ oro, che ha preso profitto su 3 target price pronosticati dalla strategia rialzista: 2 nella versione Intraday ed 1 nella versione Over; nonché sul primo obiettivo della strategia Short Intraday.

La strategia rialzista prevede l’ apertura di posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1.280,55 $ e prevede i primi due obiettivi a 1.285,45 e 1.288,45 dollari, Stop Loss in caso di close orario minore di 1.272,65 dollari. Mantenere le operazioni al rialzo nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera oltre 1.288,45 $, per sfruttare possibili allunghi in area 1.293,40 e 1.298,30 dollari; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1.277,35 $ in chiusura di candela giornaliera. Long sulla forza in caso di rottura della resistenza a 1.298,30 $ in chiusura oraria o daily, per cercare di assecondare il movimento rialzista fino a 1.303,25 e 1.306,35 dollari, esteso a 1.319,10 $; Stop Loss in caso di perdita di 1.288,45 $ in chiusura giornaliera. Long speculativi in caso di affondo in area 1.245,55 $ per sfruttare possibili rimbalzi in area 1.253,30 e 1.258,10 dollari, estesi a 1.262,90 $; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1.235,50 $ in chiusura di candela giornaliera.

La strategia ribassista, invece, suggerisce di aprire posizioni short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1.272,65 $; Target Price previsti a 1.275,10 e 1.270,25 dollari, Stop Loss in caso di close orario maggiore di 1.280,55 $. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 1.270,25 $, per cercare di anticipare possibili cali in area 1.267,75 e 1.262,90 dollari; stop Loss in caso di ritorno sopra 1.277,35 $ in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Short nel caso in cui la pressione ribassista dovesse spingersi anche sotto quota 1.262,90 $ in chiusura oraria o daily, per cercare di ricoprirsi a 1.258,10 e 1.253,30 dollari, ed in caso di ulteriori discese a 1.245,55 $; Stop loss in caso di ritorno sopra 1.270,25 $ in chiusura di candela giornaliera. Short Speculativi in caso di allunghi in area 1.319,10 $, per cercare di sfruttare probabili pull-back in area 1.306,35 e 1.298,30 dollari, estesi a 1.293,40 $; Stop Loss nel caso in cui il movimento rialzista dovesse estendersi oltre 1.328 $ in chiusura giornaliera.

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