Prezzo petrolio: rischio rally fino a 100 dollari con attacco a raffinerie saudite (analisi e previsioni)

Il prezzo del petrolio vola dopo l’attacco alle raffinerie saudite da parte dei ribelli filo-iraniani Houti che ha dimezzato la produzione di greggio da parte di Riad. Stratechi economici e geopolitici sono concordi nell’affermare che ci vorranno mesi prima che la produzione di petrolio da parte dell’Arabia Saudita torni ai livelli normali.

Cosa avverrà in questi mesi è facilmente intuibuile. Non è quindi un caso se a poche ore di distanza dell’attacco oggi tra gli analisti di parli apertamente di previsioni prezo petrolio a 100 dollari al barile. Sarà davvero così? Ossia la quotazione petrolio salirà fino a 100 dollari al barile a causa dell’attentato subito da alcune tra le più importanti raffinerie saudite? I dati in tempo reale sull’andamento del prezzo del greggio sembrano supportare questa ipotesi drammatica. Sul mercato asiatico la quotazione petrolio oggi registra un apprezzamento del 10 per cento circa. Più nel dettaglio la quotazione Brent è in rialzo del 10,7 per cento a 66,66 dollari mentre il petrolio WTI segna una progressione del 9,6 per cento a 60,1 dollari.

Da segnalare un dato tecnico molto significativo e poco ben augurante per il futuro: in avvio di contrattazione il Brent aveva registrato il più marcato rialzo intraday dal giorno in cui i futures sono stati introdotti ossia dall’oramai lontano 1988. Il massimo giornaliero fin qui raggiunto dal Brent è stato pari a +12 dollari al barile rispetto al dato di apertura. Tale valore corrisponde ad un rialzo del 19,5 per cento. Rialzo intraday da paura anche per il WTI che è arrivato a guadagnare ben 8,5 dollari (ossia il 15,5 per cento) rispetto all’indicazione di avvio seduta.

Rally prezzo petrolio: sauditi useranno le riserve 

L’Arabia Saudita, mentre infuria la polemica contro l’Iran, ha già fatto sapere che per compesare il dimezzamento della produzione di greggio verranno usate le riserve strategiche che, nel mese di giugno, ammontavano a circa 188 milioni di barili. Riad ha già quantificato quelli che saranno gli effetti sulla produzione causati dall’attacco alle raffinerie. Il taglio stimato dovrebbe essere pari a circa 5,7 milioni di barili al giorno ossia la metà della produzione saudita. L’effetto del crollo della produzione di petrolio dell’Arabia Saudita sull’offerta globale di greggio sarà molto significativo. La contrazione dei livelli produttivi di Riad, infatti, impatterà sul 5 per cento delle forniture mondiali di greggio.

Previsioni prezzo petrolio dopo attacco raffinerie saudite

Le dimensioni della riduzione subita dalla produzione di greggio di Riad (l’Arabia Saudita è il secondo produttore mondiale di petrolio dopo gli Usa) determineranno un lungo rally delle quotazioni dell’oro nero. Ne sono convinti molti operatori ed analisti secondo i quali il prezzo del petrolio potrebbe arrivare fino a 100 dollari al barile nel giro di pochissimo tempo. L’unico fattore per disinnescare questa vera e propria bomba pronta a travolgere mercati e cittadini è la capacità di Riad di ripristinare velocemente le sue forniture. Per questo motivo è molto importante seguire le ultime notizie dall’Arabia Saudita già nei prossimi giorni. 

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