Economia Usa: conviene posizionarsi in maniera più difensiva

Quale direzione prenderà l’economia Usa nei prossimi mesi? Secondo gli analisti di Legg Mason c’è il serio rischio che gli Stati Uniti si ritrovino costretti a fare i conti con una nuova recessione. Dinanzi ad uno scenario simile, l’unica strada sensata che gli investitori possono seguire è quella di spostarsi progressivamente sui titoli più difensivi anche alla luce del fatto che curva dei rendimenti ha già accennato ad invertirsi sia pure in modo non continuativo (almeno per adesso).

Nel grafico sottostante, dedicato alle ultime 5 recessioni che hanno interessato l’economia Usa, è indicato il tempo, espresso in mesi, che è trascorso tra l’ultima prolungata inversione della curva e l’inizio della recessione vera e propria. 

Storicamente parlando, la prolungata inversione della curva dei rendimenti è stata sempre considerata un segnale e quindi un indicatore affidabile sull’arrivo di una recessione. In particolare si è sempre verificata tendenzialmente questa situazione: 14 mesi dopo il consolidamento dell’inversione della curva dei rendimenti, è arrivata la recessione. La curva dei rendimenti, quindi, indica l’imminenza della recessione con ben 14 mesi di anticipo.

Attenzione però a non estremizzare perchè l’inversione della curva dei rendimenti non implica necessariamente l’imminente arrivo della recessione. In quest’ottica i sei giorni compresi tra il 26 agosto e il 2 settembre 2019 quando lo spread tra i Treasury a 2 e a 10 anni aveva registrato una significativa inversione, possono essere considerati breve passo falso, causato dall’andamento attuale molto particolare die tassi di interesse. 

Ad ogni modo considerando il fatto che i mercati azionari raggiungono i loro livelli massimi propria prima dell’inizio di una recessione, le ultime fase si un ciclo possono essere considerate una sorta di fase costruttiva della quale è bene approfittare per provare a ridefinire il proprio posizionamento.

Adottando un approccio al mercato che sia più di tipo difensivo in coincidenza con il periodo finale del ciclo, è possibile provare a restare sul mercato azionario assumendo minori rischi e vulnerabilità. Viceversa provare a giocare di anticipo sui mercati, utilizzando gli alti e bassi del momento e quindi provando a uscire e poi rientrare in modo rapido nel mercato azionario alla luce dei vari momenti,  potrebbe rivelarsi una strategia non efficace come la precedente.

Secondo gli analisti di Legg Mason, in un contesto simile, un approccio che punti ad incorporare un posizionamento più difensivo, potrebbe essere quello di tenere in considerazione i titoli che presentano la minor volatilità e che sono capaci di garantire agli investitori dividendi con continuità e con valutazioni attraenti.

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