Il prossimo 30 novembre si terrà un’attesissima riunione dell’OPEC a cui farà poi seguito il successivo 1 dicembre la riunione dell’OPEC+. Come poter sfruttare questi due eventi per investire sulla quotazione petrolio? Solitamente nel periodo precedente al summit, si tende a sfruttare le indicazioni che la Commissione Ministeriale Congiunta di Vigilanza dell’OPEC+ fornisce circa 10 giorni prima dell’avvio del vertice.
Sulla base di tali indicazioni si decide se conviene speculare su un rialzo del prezzo del petrolio oppure se è meglio puntare su un ribasso del valore delle quotazioni e quindi vendere. Tra l’altro, in entrambi i basi, si può operare comodamente da una sola piattaforma grazie al CFD Trading. Ad esempio puoi andare long o short utilizzando il broker eToro (leggi qui la recensione completa) che ti fornisce la demo gratuita da 100 mila euro per imparare ad operare senza rischi.
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Il problema del posizionamento in vista del summit OPEC di fine novembre è che dalla Commissione non è giunta alcuna indicazione. L’organo non ha fornito alcun consiglio ufficiale in attesa del board. Il problema non è solo dei rappresentanti dei produttori che saranno chiamati a vedersela tra loro direttamente durante la riunione ma anche degli investitori. Come investire sul petrolio in attesa del vertice OPEC+?
Secondo un articolo molto interessante pubblicato da Ellen R Wald PhD su Investing.com, sono 6 i drivers che potrebbero condizionare la quotazione petrolio nel medio termine.
Sei elementi, scrive l’analista, di cui i traders dovrebbero tenere debitamente conto nelle loro valutazioni. Prima di iniziare a fare trading sul petrolio (qui il sito ufficiale eToro) è quindi consigliabile leggere cosa la Ellen R Wald PhD ha da dire a proposito di questi sei punti.
- Un eventuale rinvio dell’aumento della produzione di petrolio sarebbe giustificabile solo dall’intenzione di evitare un impatto negativo sul valore del greggio
- Nel caso in cui l’OPEC+ dovesse decidere di rinviare l’aumento della produzione, chi investe sul petrolio dovrebbe porsi due domande: il rinvio dell’aumento sarà di 3 oppure di 6 mesi? Se il rinvio di dovesse essere, esso sarebbe in grado di tenere sotto controllo il prezzo del greggio impedendo ai valori di scendere?
- Quale sarà la posizione della Russia? Mosca, ad oggi, sembra essere possibilista circa il rinvio dell’aumento della produzione di 2 milioni di barili a giorno ma non è invece chiaro cosa pensi la Russia delle tempistiche ovvero fino a quando Mosca è disposta ad accettare questo rinvio?
- Una eventuale stabilità di mercato sarebbe possibile solo nel caso in cui ci dovesse essere un accordo in sede di Opec+ su un rinvio più lungo rispetto ad uno minimo.
- Quale sarà l’impatto dell’aumento della produzione di petrolio da parte della Libia? Il peso di Tripoli era scarso fino a pochi mesi fa e adesso i produttori devono fare i conti con il ritorno ai quartieri che contano anche dalla disastrada Libia
- Cosa affermano le aspettative del mercato ad oggi?
Le risposte a questi sei punti, secondo l’analista, possono aiutare a capire quale possa essere la direzione del greggio nei prossimi mesi e di conseguenza possono aiutare il trader a capire se sul greggio conviene andare long o short attraverso i CFD. Visto che la situazione non è per nulla chiara, sarebbe prudente iniziare a fare trading in modalità demo prima di passare a soldi reali. Per operare si può scegliere ad esempio il broker Plus500 che offre la demo gratuita.
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Tra i vari punti citati dall’analista, il sesto è tra quelli più determinanti. L’attuale prezzo del greggio ha messo in conto un rinvio dell’aumento della produzione di tre mesi. In altre parole i prezzi rispecchiano questa decisione. Se l’OPEC+ dovesse decidere di non rinviare l’aumento e di farlo invece scattare all’inizio del nuovo anno, è ipotizzabile una immediata flessione dei prezzi che può essere sfruttata facendo short trading attraverso i CFD Petrolio (qui il sito ufficiale eToro).
Esito opposto se il summit dei paesi produttori dovesse invece decidere di rinviare tutto di 6 mesi. In questo caso, infatti, i prezzi salirebbero ma attenzione perchè la progressione non sarebbe comunque definitiva.
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