Azioni Amazon o Apple: quale è il miglior buy per il portafoglio growth

Definire la composizione di un portafoglio growth non è semplice. Le alternative possibili, infatti, sono molteplici ed è assolutamente necessario essere selettivi per evitare di commettere errori. L’attuale fase dei mercati, infatti, è improntata al rialzo ed è in contesti come questo che diventa ancora più difficile operare le giuste scelte. 

In questo articolo focalizzeremo la nostra attenzione su due titoli growth appartenenti al settore tech: Amazon e Apple (non hanno bisogno di presentazioni). Dopo il rally dei mesi scorsi, entrambe le quotate sembrano ora orientate a prendersi una pausa di riflessione in un contesto generale che vede l’economia in ripresa e le borse sempre toniche. Amazon e Apple sono due azioni growth che vantano un rating buy ma quale tra i due titoli conviene inserire in portafoglio? Insomma: in questa attuale fasi dei mercati, è meglio investire in azioni Amazon o in azioni Apple? E’ la prima o la seconda ad avere più spazio di crescita nel momento in cui l’attuale fase di stallo sarà esaurita.

Prima di scendere nel dettaglio, ricordiamo che per investire sulle due quotate non è necessario operare da piattaforme differenti con conseguenti complicazioni. Il modo più semplice per speculare sul prezzo di Amazon e di Apple è attraverso il CFD trading. Scegliendo un broker autorizzato come eToro (qui la recensione) è possibile investire su Apple e su Amazon da una stessa piattaforma. 

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Azioni Amazon da comprare? 

Dall’inizio dell’anno, il titolo Amazon ha registrato una progressione del 3 per cento, facendo peggio di un indice Nasdaq che è invece cresciuto da gennaio ad oggi di un ulteriore 7 per cento. Inutile dire che l’andamento di Amazon ha deluso gli investitori rialzisti anche se, sarebbe sempre il caso di ricordare, che l’anno scorso le quotazioni del colosso dell’e-commerce hanno registrato un balzo del 70 per cento.

Nonostante la performance deludente fin qui messa a segno, gli analisti sono molto ottimisti sulle prospettive rialziste di Amazon poichè ritengono che il rally delle vendite possa proseguire anche nella fase delle riaperture dei negozi fisici. 

Dopo aver messo a segno vendite da record nel primo trimestre 2021, Amazon punta a a chiudere il secondo trimestre con vendite tra i 110 e i 116 miliardi di dollari, facendo nettamente meglio di quelle che sono le stesse attese di Wall Street. A prendere per mano Amazon potrebbe essere, ancora una volta, la divisione cloud. 

Nelle ultime settimane molti analisti hanno rivisto al rialzo il target price su Amazon. In particolare gli esperti di JP Morgan hanno alzato il prezzo obiettivo da 4400 dollari a 4600 dollari, lasciando invariato il rating a overweight. 

Nella loro nota gli analisti della banca d’affari Usa affermano che Amazon è ben posizionata sia nel segmento e-commerce che nel comparto cloud: “l’e-commerce USA rappresenta circa il 20% delle vendite al dettaglio riviste e stimiamo che circa il 15% della forza lavoro sia dedicata al cloud oggi”.

Oggi il prezzo obiettivo medio di Amazon sui 12 mesi è pari a 4.259 dollari che si traduce in un potenziale di rialzo del 28 per cento rispetto a quella che è l’attuale quotazione del titolo. C’è quindi ampio spazio per un apprezzamento che può essere sfruttato per investire al rialzo attraverso i CFD (qui la demo eToro).

Azioni Apple da comprare?

Anche Apple, come Amazon, vanta interessanti margini di crescita delle vendite. Il colosso di Cupertino ha messo a segno un rialzo del 54 per cento delle vendite nello scorso trimestre generando un boom di oltre il 110 per cento delle entrate nette. Tutte le singile linee di prodotto di Apple hanno evidenziato una crescita a doppia cifra. Alcuni dati per meglio inquadrare la situazione: le vendite di iPhone sono salite del 65 per cento su base annua, le vendite di Mac hanno evidenziato un rialzo del 70 per cento e quelle di iPad dell’80 per cento (che numeri!).

Nonostante queste performance, però, alcuni esperti ritengono che Apple abbia dinanzi a se un futuro difficile visto che il boom di acquisti degli ultimi hardware, fino a ieri sostenuto dalla pandemia, adesso si sta affievolendo. 

Con la progressiva riduzione dello smart working, la domanda per gli hardware potrebbe presto calare. Annche la crescente carenza di chip nell’industria dei semiconduttori può rappresentare un problema per la società. 

La prospettiva, però, cambia per chi investe nel lungo termine. Se nel breve periodo carenza di chips e fine dello smart working sono un problema, nel lungo potrebbero non esserlo. Cambiando la prospettiva, cambia anche la strategia che diventa acculativa (rating accumulate). Secondo gli esperti, Apple potrebbe presto iniziare un ciclo di super crescita, grazie ai nuovi modelli di telefono abilitati al 5G. L’attenzione degli investitori è in particolare concentrata sull’iPhone 12 che potrebbe essere al centro di un boom di vendite. 

Ricordiamo che però Apple non è solo sinonimo di iPhone. La dicione servizi del colosso di Cupertino che comprende App Store, iTunes, Apple Music e iCloud, ha messo in evidenza segnali di forte crescita dando un forte contributo alla diversificazione dei ricavi. 

E’ per tutti questi motivi che la stragrande maggioranza degli analisti ritiene che Apple sia un titoli da comprare (qui il sito ufficiale eToro). Attualmente il target price medio di Apple sui 12 mesi è pari a 157,88 dollari. Rispetto alle quotazioni attuali, il titolo offre un potenziale di rialzo del 22 per cento. Un buon margine che può essere sfruttato per investire al rialzo attraverso i CFD. 

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