ll boom del prezzo del petrolio (oggi il Brent è arrivato a 110 dollari al barile) può essere l’assist decisivo in grado di far decollare il valore di Tesla. E’ questa l’opinione di molti analisti secondo i quali con la tendenza rialzista in atto sul greggio, il rafforzamento del comparto dell’auto elettrica potrebbe essere inevitabile. Alla luce del posizionamento del colosso di Musk in questo particolare segmento di mercato, sarebbe proprio Tesla a trarne i maggiori benefici. 

I segnali non mancano. Nelle ultime sedute, come si può vedere anche dal grafico in basso, Tesla ha registrato un forte apprezzamento. Limitando l’analisi agli ultimi 5 giorni, si può notare come il valore del gruppo di Musk sia cresciuto del 4 per cento. Considerando che, a causa della guerra in Ucraina, la borsa di Wall Street (come del resto tutti i mercati) ha incassato uno spiccato rosso, è evidente che le azioni Tesla stiano godendo di un forte appeal che è appunto sostenuto dalla cavalcata del prezzo del petrolio. 

Nonostante il rialzo messo a segno in scia allo scoppio della guerra in Ucraina e all’introduzione di pesanti sanzioni alla Russia, il trend di Tesla da inizio anno resta negativo. La quotata di Musk, infatti, ha perso il 17,6 per cento del suo valore di mercato. Vero è che il ribasso può essere imputato alla decisione degli investitori di uscire dai titoli growth, tuttavia il calo delle quotazioni Tesla da inizio anno è più marcato rispetto a quello del mercato. 

Siamo quindi dinanzi a questa situazione: rispetto ad inizio anno Tesla ha perso il 27 per cento; allo stesso tempo nelle ultime 5 sedute (coincidenti con lo scoppio della guerra in Ucraina) i prezzi sono saliti del 4 per cento; il rialzo del prezzo del petrolio è il grande catalizzatore del settore dell’auto elettrica.

Cosa si può dedurre unendo tutti questi puntini? Non è necessario avere la sfera di cristallo per capire che questo potrebbe essere il momento giusto per comprare azioni Tesla a prezzi bassi e in previsione di un rialzo che molti ritengono inevitabile. 

Non siamo noi a dirlo ma tutti quegli analisti secondo i quali i prezzi di Tesla potrebbero crescere di oltre il 10 per cento nel prossimo anno (report Investing.com su 40 analisti interpellati). 

Questa indicazione può essere sfruttata attivando strategie rialziste sul titolo Tesla. A prescindere da quello che è il posizionamento sulla quotata, ricordiamo che è sempre conveniente utilizzare broker che offrono strumenti avanzati per operare. Un esempio è eToro (leggi qui la recensione completa), piattaforma che permette di fare trading online sulle azioni senza commissioni.

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Azioni Tesla sono outperform per gli analisti

Ma cosa pensano gli analisti di Tesla? Anche in questo caso i segnali sono molto chiari. Daiwa Capital Markets ha recentemente alzato il rating su Tesla da neutral ad outperform dicendo chiaramente che le quotazioni del gruppo di Musk continueranno a salire se il prezzo del petrolio continuerà a crescere ai livelli attuali. 

Secondo l’analista, Tesla ha mostrato di essere in grado di gestire la carenza di chips e proprio questo fattore potrebbe consentirle di rafforzare la sua posizione nell’attuale contesto di scontro tra Russia e Ucraina. Allo stesso tempo il boom del prezzo del petrolio, potrebbe spingere ad una corsa verso l’auto elettrica soprattutto in alcune aree geografiche come l’Europa. Anche per Credit Suisse le azioni Tesla sono da comprare (gli esperti hanno portato la loro valutazione a buy) e il titolo è molto allettante.

Secondo gli esperti elvetici, il titolo si potrebbe riprendere dal calo evidenziato da inizio anno grazie anche a fondamentali molto solidi a partire dalla crescita dei volumi e dalla forza dei margini. Il multiplo degli utili forward di Tesla è oggi pari a 81,97, il livello più basso dal marzo 2020.

Insomma da Credit Suisse a Daiwa Capital Markets il messaggio è chiaro: guardare con fiducia alle prospettive di Tesla. 

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